Associazione Fornitori Ospedalieri Regione Puglia

ZULLO, ENTI ECCLESIASTICI:NOI INASCOLTATI PER OTTO ANNI

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IGNAZIO ZULLO – PRESIDENTE GRUPPO PDL – REGIONE PUGLIA  

 Zullo (Pdl): “Inaccettabili le esternazioni di Pomo sugli Enti Ecclesiastici” 
Una nota del capogruppo del Pdl, Ignazio Zullo
Non so in quale veste il dott. Pomo abbia espresso il proprio pensiero sugli Enti Ecclesiastici, se in veste tecnica o politica ma in entrambi i casi è un’idea di sanità inaccettabile.
L’adeguamento delle strutture sanitarie ai requisiti dell’accreditamento comporta innovazione tecnologica, strutturale ed organizzativa e di tanto si sono già premurati con ingenti investimenti le Aziende Sanitarie private, primi tra tutti gli Enti Ecclesiastici, per essere a norma e al passo con i tempi. Chi è indietro e non in regola è il pubblico che pure è assoggettato alle stesse regole del privato e non ha investito per ragioni di bilancio per certi versi anche comprensibili.

Ma che si arrivi a colpevolizzare il Miulli per aver avviato le attività in un contenitore ritenuto dieci volte più grande è troppo ed inaccettabile! E’ un’offesa al percorso virtuoso che il management del Miulli ha avviato fin dal 1999 appena entrato in vigore il Decreto Bindi e in misura corrispondente al numero dei posti letto assegnati allora. Se poi il numero dei posti letto si riduce, il contenitore non si può tagliare a pezzi, può essere convertito come bene ha fatto il Miulli in attività a ciclo diurno o ambulatoriale.

Il problema del Miulli e degli Enti Ecclesiastici discendono da una politica di programmazione e di organizzazione sanitaria completamente scellerata della Giunta Vendola. Si può sbagliare, è umano, ma non è dato di perseverare e non è utile alla Puglia la mancanza di coscienza degli errori commessi.
L’eliminazione del ticket farmaceutico, la riapertura di reparti in caparbia  ed elettoralistica contrapposizione ideologica al piano Fitto, l’accorpamento delle ASL con il conseguente diradamento dei centri di responsabilità, il lento e limitato potenziamento della prevenzione, la quasi assoluta mancanza di attivazione di setting assistenziali alternati al ricovero sono le cause del fallimento della politica sanitaria vendoliana con il correlato dispendio e spreco di risorse che ben avrebbero potuto limitare i danni che questo stato di crisi sta causando.


Gli Enti Ecclesiastici ne pagano le conseguenze rei solo di aver creduto in una Regione che, in quanto promessa come migliore, lasciava intravedere che si sarebbe potuto puntare sul’eccellenza.
Noi del PDL, inascoltati in questi otto anni, vogliamo ancora continuare a credere che possiamo sederci con l’Assessore alle Politiche della Salute e con Vendola ad un confronto che parta dalla consapevolezza che siamo al punto di non ritorno, che il SSR vada livellato verso l’alto e non verso il basso, che le situazioni di bilancio costi/ricavo vadano valutate Azienda per Azienda Sanitaria sia nel pubblico che nel Privato e che la colpevolizzazione non sia frutto di esternazioni nate da pulsioni narcisistiche ma da analisi puntuali fatte in contraddittorio con gli interessati.
Siamo per un nuovo modo di intendere e intrattenere il rapporto tra politica e operatori, non ci possono essere piedistalli né scendiletto./

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