UN'IMPRESA SU TRE CHIUDE IN ROSSO
GIUSEPPE MARCHITELLI – PRESIDENTE AFORP – PICCOLE E MEDIE IMPRESE DELLA SANITA’ |
Un’impresa su tre, il 33,7%, chiude il proprio bilancio in perdita. I dati sono quelli delle ultime dichiarazioni dei redditi disponibili, anno di imposta 2010 presentate nel 2011-2012, e risultano migliori rispetto a quelli dell’anno precedente. Il ministero dell’Economia fa sapere infatti che nell’anno di imposta 2009 le società in perdita erano il 37% e il nuovo andamento del 2010 è legato alla «temporanea ripresa economica». In aumento del 3,1% il numero di società in fallimento, liquidazione o estinte, ma la crescita delle aziende in difficoltà è decisamente più contenuta rispetto al +18,5% dell’anno precedente. In calo dell’8,8% il reddito medio dichiarato, legato al crollo del settore finanziario. Si tratta però di una fotografia forse superata. Per Bankitalia infatti le imprese sono sempre più pessimiste sulla situazione economica: per il 57,5% la situazione è peggiorata. Sempre dalla Banca d’Italia oggi arriva il quadro della situazione dei conti pubblici. Nuovo record storico per il debito pubblico italiano che a novembre 2012 si è attestato a quota 2.020,7 miliardi di euro. L’incremento del debito ha prodotto per i cittadini italiani un aumento del carico pro-capite – calcolano Adusbef e Federconsumatori – «pari a 1.910 euro in 11 mesi, al ritmo di 173,6 euro mensile sulla pelle di ogni residente, neonati compresi; il debito pro-capite è complessivamente di 33.904 euro».
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