TRASPARENZA E CORRETTEZZA DEGLI APPALTI

VASCO ERRANI – PRESIDENTE CONFERENZA REGIONI 

 Il protocollo parla chiaro: sulla trasparenza e la correttezza degli appalti vigileranno insieme. La Conferenza delle Regioni, insomma, vuole partecipare e condividere le informazioni per stanare in furbi o peggio i disonesti. Di qui l’intesa sottoscritta da enti locali e Autorità di vigilanza sui contratti pubblici che segna una nuova alleanza in chiave anti-corruzione nel settore degli appalti e quindi anche in quello, delicato e ricchissimo, della sanità.
Il protocollo mette nero su bianco una serie di iniziative per questa nuova «cooperazione interistituzionale»: prima tra tutte la condivisione di informazioni, chiave di volta della «prevenzione ed accertamento di fenomeni distorsivi, promozione e diffusione delle best practicese, correttezza dell’azione amministrativa, potenziamento dei supporti conoscitivi». E d’altra parte il corretto funzionamento del sistema degli appalti in Italia – come il documento definisce l’obiettivo dell’intesa – esige una cooperazione più stretta e lo scambio del know how nonché delle informazioni.
Così la Conferenza delle Regioni parteciperà ai tavoli tecnici e alle consultazioni dell’Avcp. E questa alle riunioni tecniche della Conferenza. Non solo: i tecnici delle Regioni segnaleranno le “criticità” che si manifesteranno sul territorio e farà intervenire l’authority con provvedimenti però di natura generale. Lo “scambio” avverrà anche al contrario, com’è logico. E quindi gli uffici diretti dal presidente Santoro potranno chiedere pareri sugli atti che impattano sulle Regioni.
Il tutto “condito” da una verifica periodica dello stato di attuazione degli obiettivi del protocollo, che comunque avrà durata biennale.