Associazione Fornitori Ospedalieri Regione Puglia

STATO DI CRISI SANITÀ PRIVATA ACCREDITATA: AUDIZIONI IN III COMMISSIONE

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 Stato di crisi Sanità privata accreditata: audizioni in III commissione 
“La commissione ha avuto oggi un focus sulle questioni aperte per quel che riguarda la Sanità privata accreditata sia sul piano aziendale che dell’emergenza occupazionale”. E’ quanto ha detto il presidente della III commissione consiliare  Dino Marino a conclusione della seduta odierna nel corso della quale sono state audite le organizzazioni datoriali (Aiop, Condindustria Puglia) e sindacali Cimop, Cgil, Cisl e Uil, Ugl e Confsal.

Il settore è alle prese con il taglio di 300 posti letto previsto dalla 2° fase di attuazione del piano di rientro in corso, che si aggiungono alle rimodulazioni dei budget e alla paventata soglia, prevista dalla bozza del decreto sugli standard qualitativi, strutturali e tecnologici per l’assistenza ospedaliera all’esame della Conferenza Stato Regioni,  di 80 p.l. per l’accreditamento e gli accordi contrattuali annuali (che comporterebbe la chiusura di diverse case di cura in Puglia). 

Sull’altro piatto della bilancia il nuovo metodo di calcolo per la riduzione delle Unità operative complesse e la riconversione delle strutture ospedaliere, previsto sempre dalla citata bozza di decreto, con un aumento per la Puglia dei p.l. per post acuti. Questo potrebbe consentire di soprassedere sul taglio dei 300 p.l. per la case di cura private, come è stato proposto da alcuni sindacati.   

A fronte di tutto questo resta la realtà di un settore in sofferenza (in particolare con riferimento alla Casa della Divina Provvidenza di Bisceglie e alla CBH di Bari),  che nell’arco del 2013 potrebbe portare a un esubero di  personale di oltre 1000 unità.

Confindustria Puglia ha posto, tra l’altro, il problema riveniente da una deliberazione della Giunta regionale dello scorso settembre che ha posto il veto circa la possibilità per la case di cura di utilizzare i p.l. accreditati, una volta esaurito il budget assegnato dalla ASL, per clientela a pagamento. E questo – è stato osservato – nonostante la posizione di apertura in questo senso espressa in una recente sentenza del Consiglio di Stato (n. 1521 del 16 marzo 2012 Sezione III).  Secondo le organizzazioni datoriali i posti letto nel privato costano notevolmente di meno rispetto al pubblico. “Un aspetto – è stato detto – che non puo’ essere trascurato in tempi di spending review.”

“Sulla problematiche emerse nel corso delle audizioni – ha concluso il presidente Marino – ascolteremo assessore e task force regionale sul lavoro. La commissione intende approfondire in maniera adeguata e fornire un indirizzo politico istituzionale al Governo regionale”.

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