SANITA’ TARANTO:I SINDACATI SUL PIEDE DI GUERRA PER I TAGLI DI POSTI LETTO

 TARANTO – La Sanità non è un negozio che si può decidere di chiudere a proprio piacimento.
I sindacati del comparto sanità sul piede di guerra dopo l’annuncio dei tagli dei posti letto nei nosocomi della provincia ionica.
Tagli dettati dal rischio che si possano perdere trasferimenti pari a 500 milioni di euro a livello regionale, se la spesa non verrà abbattuta di 350 milioni.
E non sono bastate le rassicurazioni del direttore generale della Asl ionica, Domenico Colasanto, che ha ridimensionato la portata dei tagli ( si parlava di 230 posti letto) a far placare gli animi dei sindacati.
Sarebbe infatti in partenza un documento unitario sottoscritto da Cgil, Cisl e Uil di categoria. La bozza è già pronta. Sostanzialmente questo il tenore della presa di posizione a salvaguardia dell’offerta sanitaria e della tenuta occupazionale: il direttore generale dell’azienda sanitaria locale viene richiamato al rispetto dei contratti.
Soprattutto, i sindacati rivendicano l’assenza di confronto.
Decisioni che indicono sull’offerta sanitaria e sull’organizzazione del lavoro dei dipenditi del comparto, dicono in sintesi i sindacati, non si possono prendere senza prima sentire le parti sociali, dalla conferenza dei sindaci alle stesse organizzazioni sindacali.
Non è cioè neanche una questione di quantificare i cosiddetti tagli, o rimodulazioni.
Ad essere contestato sarebbe il metodo seguito con l’annuncio repentino di tagli senza un propedeutico confronto. Come dire, troppa fretta da parte di Regione ed Asl in attesa ancora di una nuova legge regionale e della rivisitazione di piano sanitario e piani attuativi locali che andrebbero rivisti di conseguenza.