Associazione Fornitori Ospedalieri Regione Puglia

SANITA, CORTE DEI CONTI: DISAVANZI CONCENTRATI NELLE REGIONI CENTRO-SUD

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 La spesa delle Regioni per la Sanita’, seppur si mostra in calo nel 2009, resta notevole e di difficile gestibilita’. Lo afferma la Corte dei Conti, nella Relazione sulla gestione finanziaria delle Regioni per gli esercizi 2008-2009. ”La sanita’ pubblica – afferma la Corte dei Conti – e’ il settore con maggiore incidenza sulle risorse della finanza regionale, assorbendo circa il 73 per cento. Pur se nel 2009 si registra una flessione rispetto all’anno precedente, il peso di questa spesa resta notevole e di difficile gestibilita”’. In particolare, per quanto riguarda la ripartizione tra le Regioni del finanziamento del Servizio sanitario nazionale per il 2010, la Corte dei Conti rileva che, a fronte del livello del finanziamento complessivo cui concorre lo Stato per l’anno in corso, pari a 106.164 milioni di euro, il 29 aprile scorso la Conferenza Stato-Regioni, al netto delle economie sulla spesa di personale (466 milioni di euro) e del finanziamento di 550 milioni previsto dal DL 78/10, ha espresso intesa sulla ripartizione tra le Regioni di 105.148 milioni di euro. ”L’incremento annuo del finanziamento 2010 sul 2009 – rileva poi la massima magistratura contabile – e’ pari all’1,40 per cento, sensibilmente inferiore all’incremento medio annuo del 2,95 per cento registrato nel triennio 2008/10”.

Secondo la Corte dei Conti, i disavanzi delle gestioni sanitarie sono concentrati nelle Regioni del Centro-Sud. Dai dati di conto economico degli enti del Servizio sanitario regionale, rilevati da Ministero della Salute attraverso il Sistema Informativo Sanitario al 22 marzo, spiega la Corte dei Conti, il rapporto tra i costi complessivi del SSN regionale e il Pil, nel 2009 si attesta al 7,2%; la crescita dei costi rispetto al 2008 (110.820,459 anno 2009 / 108.688,919 anno 2008) registra un incremento del 2,0% mantenendo il trend di crescita degli ultimi quattro anni.

Gli incrementi dei ricavi, nello stesso periodo, non riescono comunque a coprire i costi. Tale situazione, prosegue la Corte dei Conti, genera il perdurante effetto dei disavanzi che nel 2009 si sono registrati (prima delle rettifiche e degli interventi per ulteriori coperture, e fermo restando che si tratta di dati non definitivi) in tredici Regioni: Val d’Aosta, Prov. Aut. di Trento, Veneto, Liguria, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania,Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna. Dal confronto interregionale tra i risultati d’esercizio del 2009 sul 2008, si rileva che i disavanzi si concentrano nell’area del Centro-Sud. Le sole Regioni Lazio, Campania, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna raggiungono un disavanzo complessivo, per l’anno 2009, di 3.037,32 milioni di euro che e’ pari all’89,15% del disavanzo complessivo. Di contro, hanno presentato risultati positivi le Regioni Piemonte, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche e la Prov. Aut. di Bolzano.

 

NEL 2009 LA SANITA’ E’ COSTATA PIU’ DI 110 MLD

I costi complessivi della sanita’ nel nostro paese ”fanno registrare un costante aumento e a fine del 2009 assommano a oltre 110 miliardi di euro; il tasso di crescita risulta decrescente”. Lo spiega la Corte dei Conti che oggi ha diffuso i i dati della relazione sulla gestione finanziaria delle Regioni negli esercizi 2008-2009. Si conferma, spiega la magistratura contabile, ”la crescita dei costi per il personale con un aumento del 2,4%, mentre la spesa farmaceutica in convenzione mostra una flessione del 2%. Prosegue lo svolgimento del programma di investimenti in sanita’ e nel 2009 sono stati sottoscritti 8 nuovi accordi di programma. La regione che ha sottoscritto accordi di maggior valore e’ la Lombardia. La regione siciliana e’ la prima regione interessata ad un piano di rientro che ha sottoscritto un accordo di programma finalizzato a garantire la disponibilita’ dei dati delle strutture sanitarie”. 

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