Sanita’, Congedo: Emiliano in un walzer di nomine
“Continuano a rincorrersi, anche a mezzo stampa, voci dell’ennesimo turn over che ha destabilizzato l’intero sistema sanitario, notoriamente in uno stato di precarietà e di non piena operatività. Non è poi un caso che questo costante avvicendarsi di cariche, incarichi e sostituzioni, coincida con gli appuntamenti elettorali. Negli ultimi 12 anni la Sanità pugliese ha subìto cambiamenti non nella qualità dei servizi – costantemente e abbondantemente al di sotto della media nazionale -, ma negli assetti e nell’organigramma dell’intero sistema che ha provocato una perdurante situazione di precarietà gestionale. A rendere tutto più complesso è stato il continuo riciclo di Direttori Generali, amministrativi e sanitari e nelle ASL, oltre a una serie di sostituzioni e cambi ai vertici del Dipartimento della Salute e dell’Agenzia regionale sanitaria ed un riciclo di assessori (Tedesco, Fiore, Attolini, Gentile, Pentassuglia), in ultimo il singolare Presidente/Assessore Emiliano.
Chiusure di ospedali e reparti, tagli di posti letto, allungamento delle liste d’attesa, disservizi diffusi, occupazione scientifica dei posti di comando, reintroduzione del ticket, condizioni di lavoro che hanno portato allo stremo gli operatori, pazienti privati del diritto alla salute, sono solo alcuni dei fallimenti che farebbero addirittura rimpiangere il governo Vendola. Senza contare le promesse mancate, per esempio la tanto sbandierata sanità di territorio che doveva sopperire alla chiusura dei presidi ospedalieri in un’ottica di sanità più efficace, efficiente ed economica rimasta invece sulla carta. Il malgoverno Emiliano è in continuo divenire: è bene che il presidente si fermi a riflettere e a porre attenzione alle esigenze dei pugliesi in quanto cittadini prima che elettori”.
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