Associazione Fornitori Ospedalieri Regione Puglia

Sanità, Conca: “Se non possiamo erogare servizi extra LEA per le malattie rare è grazie a chi ha governato la Regione in questi anni”

Mario Conca - Consigliere Movimento 5 Stelle - Regione Puglia
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“Sono stato il primo a chiedere al Ministero con una lunga lettera la modifica dell’art. 5 del d.lgs n. 124 del 1998 e dell’art. 8, comma 10, lettera b) della Legge 537 del 1993 per permettere anche alle Regioni in piano di rientro di erogare servizi extra LEA per la cura delle malattie rare. Gli esponenti dei vecchi partiti dovrebbero però fare mea culpa e ricordarsi che se la Puglia è in piano di rientro la colpa è di chi ha governato la Regione in questi 15 anni: iniziando dal Presidente Fitto e continuando con Vendola ed Emiliano”.

Risponde così il consigliere del M5S Mario Conca ai consiglieri Enzo Colonna e Ignazio Zullo che chiedono al Governo di permettere alla Regione di erogare servizi extra LEA per tutti i pazienti affetti da malattie rare, fibrosi cistica e da patologie non rientranti nei livelli essenziali di assistenza, nonostante la Puglia sia in piano di rientro.

 

“La smania dei colleghi di fare polemica – spiega Conca – ha fatto perdere loro di vista un aspetto fondamentale: ho sollevato io stesso la questione la scorsa settimana e sono in contatto con il Ministero per capire come risolvere la situazione.

Capisco che lo sport preferito di centrodestra e centrosinistra ultimamente sia scaricare le proprie responsabilità sul M5S, ma far finta di ignorare le colpe dei vecchi governi regionali vuol dire essere fuori dalla realtà.

Fitto – continua il pentastellato – nel suo mandato ha cassato le piante organiche, sottostimando il fabbisogno di personale, per evitare il piano di rientro.

Una situazione incancrenita dal suo ministro di schieramento dell’allora centrodestra Tremonti, con le leggi 311/2004 e 122/2010, che hanno nel tempo impedito alle Asl di procedere con le assunzioni necessarie all’erogazione dei livelli essenziali di assistenza perché impossibilitate ad applicare il turn over.

Il colpo di grazia al nostro sistema sanitario l’ha poi dato Emiliano che, in perfetta continuità con Vendola, ha operato piani di riordino ospedalieri e programmi operativi che si stanno rivelando un “suicidio economico”. Adesso è troppo facile prendersela con il Governo nazionale invece di pensare agli errori fatti negli anni, che hanno portato a questa situazione”.

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