Associazione Fornitori Ospedalieri Regione Puglia

Sanità, Conca (M5S): “Al fianco dei precari per il loro diritto alla stabilizzazione”

Mario Conca - Consigliere Movimento 5 Stelle - Regione Puglia
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Mario Conca - Consigliere Movimento 5 Stelle - Regione Puglia
Mario Conca – Consigliere Movimento 5 Stelle – Regione Puglia

Questa mattina si è tenuto il sit-in di protesta dei lavoratori precari della sanità pugliese. Il consigliere del Movimento 5 Stelle Mario Conca ha partecipato all’incontro tra una delegazione dei tecnici di laboratorio e radiologia, infermieri e logopediste che sono intervenuti alla manifestazione, e l’assessore regionale al Welfare Totò Negro, che si è impegnato a fare nei prossimi giorni una ricognizione con i direttori generali delle Asl per conoscere il numero esatto dei precari che hanno maturato i requisiti previsti dalla legge di Stabilità 2015 e dal DPCM 2013, al fine di capire l’entità dei numeri in questione e valutare le procedure della stabilizzazione. I precari si sono detti pronti a rinunciare ad ogni contenzioso pregresso pur di sanare la questione.
“Si tratta di un patrimonio umano che da oltre un decennio assicura i livelli essenziali di assistenza alla collettività – dichiara Conca – persone che hanno sempre dovuto convivere con la precarietà e con la spada di Damocle del licenziamento e oggi pretendono una stabilizzazione che ritengo sacrosanta, conveniente per il Sistema Sanitario Regionale e per le casse pubbliche. Il tempo determinato, infatti, è più oneroso dell’indeterminato e i contenziosi avviati con le Asl, ma soprattutto quelli che si produrrebbero in caso di licenziamento collettivo, costerebbero oltre 20 milioni di euro.

Rischiare di perdere figure che hanno maturato professionalità e competenza sul campo, che abbiamo formato e abbiamo utilizzato per sopperire ad un blocco assunzionale voluto dallo Stato nel 2004, è davvero fuori da ogni logica e sensibilità. Non sappiamo com’è andata oggi con il Ministero in materia di fabbisogno assunzionale e Programma Operativo, domani vedremo come andrà a finire di fronte alla Corte Europea, ma una cosa è certa – conclude – continueremo a stare con il fiato sul collo del Dipartimento della Salute affinché la piaga del precariato venga curata in via definitiva nell’interesse di tutti”.

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