Associazione Fornitori Ospedalieri Regione Puglia

RISPUNTA L’IPOTESI DEL SUPERTICKET SANITARIO

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GIULIO TREMONTI, MINISTRO DELL’ECONOMIA

 Riappare il fantasma del superticket sanitario sulla specialistica nel confronto tra governo e regioni. Una partita che da sola vale 834 milioni di sofferenza per i conti 2011 di asl e ospedali: se l’Economia non dovesse finanziarne l’abolizione, i governatori il prossimo anno dovrebbero dare fondo alle risorse regionali o applicare misure di compartecipazione alla spesa sanitaria per una somma equivalente.
Come tutte le telenovelas degne di questo nome, il tormentone del superticket sulla specialistica – da 10 euro nella versione del governo Prodi, mai però applicata perché sempre finanziato dallo stato – irrompe ancora una volta a pieno titolo nel confronto in corso tra federalismo fiscale e legge di stabilità. Domani i governatori si incontreranno per cercare una posizione comune sul federalismo (entrate regionali e costi standard sanitari) in vista della conferenza unificata del pomeriggio dove dovrebbero esprime l’«intesa» sulla bozza di decreto. Prima però attendono una convocazione (ancora non arrivata) da parte del governo, dove metteranno sul piatto tutte le partite aperte dalla manovra estiva e dalla legge di stabilità.
La sanità, superticket a parte, fa la parte del leone delle richieste dei governatori. Che fanno pressing soprattutto sulla sanità, oltre che sul trasporto pubblico locale. A cominciare dai 600 milioni attesi per la farmaceutica e soprattutto dagli 800 milioni stoppati per l’edilizia e gli investimenti in sanità, con l’aggravante già contestata della legge di stabilità che concede la riapertura del credito ma solo col ricorso ai fondi Fas.

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