Associazione Fornitori Ospedalieri Regione Puglia

Riabilitazione cardiologica, Pastore: “Battaglia vinta in difesa dei cittadini”

Franco Pastore - Consigliere Gruppo Misto PSI - Regione Puglia
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Franco Pastore - Consigliere Gruppo Misto PSI - Regione Puglia
Franco Pastore – Consigliere Gruppo Misto PSI – Regione Puglia

Riabilitazione cardiologica, Pastore: “Battaglia vinta in difesa dei cittadini”

Nota del Consigliere regionale del Gruppo Misto-Psi, Franco Pastore in merito alla risoluzione della vicenda relativa alla Riabilitazione cardiologica a Barletta.
“E’ interesse di questa Direzione Generale consolidare l’attività del servizio di Riabilitazione cardiologica in un ambito dipartimentale e proporre soluzioni per una duratura continuità organizzativa e professionale della struttura”.

Lo dice in una nota ufficiale il direttore generale della Asl BT, Ottavio Narracci, riconoscendo l’importanza della Riabilitazione cardiologica a Barletta, che ha rischiato di scomparire, di essere ridotta a un ambulatorio.

Quelli trascorsi sono stati mesi di sgomento per le centinaia di pazienti cardiopatici che dal 2007 in quel luogo, nel vecchio ospedale di Barletta, hanno trovato una sorta di seconda casa, sempre aperta, con la burocrazia lasciata fuori dalla porta.

Una eccellenza, una struttura pubblica, gratuita ed efficiente, per accedere alla quale non vi sono liste di attesa, l’unica struttura di questo genere fra Bari e Foggia, alla quale i cardiopatici possano rivolgersi per ottenere assistenza e cure personalizzate.

Era accaduto che nella delibera ‘Ridefinizione della struttura organizzativa aziendale. Dipartimenti, strutture complesse e semplici’ della Asl BT, la n. 1445 del 12/09/2014, la Riabilitazione cardiologica era sparita e, al suo posto, veniva citata una Unità operativa di Fisiopatologia cardiologica. Cosa che aveva portato il dirigente medico della Riabilitazione, Antonio Carpagnano, a chiedere di andare in pensione dal 1 aprile 2015.

L’allora direzione generale, più volte interrogata su quella previsione, aveva sempre negato, accusandomi di volere strumentalizzare la questione e di affrontarla in malafede. Ma quando credo in qualcosa, non temo lo scontro, neppure il più duro! Dalla mia avevo l’onestà intellettuale e la consapevolezza di dovere scongiurare un tentativo, chiaro e inequivocabile, nella migliore delle ipotesi, di declassare e indebolire la Riabilitazione cardiologica. Come me la pensavano l’assessore regionale Pentassuglia, che ho portato a Barletta ad approfondire la questione, mostrandogli carte, numeri, luoghi, ma soprattutto avevo i pazienti.

Oggi, per fortuna, le cose sono cambiate, anche i termini, le parole.
Nella previsione regionale del Piano di riordino sanitario, Pentassuglia e gli atti parlano di ‘Riabilitazione cardiologica’ e non di ‘Fisiopatologia…’; Ottavio Narracci parla di ‘consolidare l’attività del servizio di Riabilitazione cardiologica’ e con la delibera 223 del 31 marzo scorso, Carpagnano è tornato a occuparsi dei pazienti della Riabilitazione cardiologica.

Le polemiche sono state anche troppe, ora è il momento di raccogliere i frutti di una battaglia che ho affrontato a muso duro, anche sul piano personale, senza remore e timori, mettendo a repentaglio tutto, perché si deve rischiare tutto quando si crede fortemente in qualcosa e quando in ballo c’è il futuro di tanti pazienti e anni di lavoro di tutti coloro che si sono impegnati per dar vita a quella eccellenza, un esempio di buona sanità, quella che non si innamora dei tecnicismi ma che si nutre di senso di realtà e calibra servizi e interventi in base alla reale domanda di salute”.

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