Associazione Fornitori Ospedalieri Regione Puglia

Regione Puglia, in commissione sanità l’accreditamento delle strutture per la prevenzione e cura delle dipendenze patologiche

Pino Romano - Capogruppo PD - Regione Puglia
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Pino Romano - Capogruppo PD - Regione Puglia
Pino Romano – Capogruppo PD – Regione Puglia

Seduta di audizioni quella odierna della III commissione consiliare. In materia di accreditamento delle strutture per la prevenzione e cura delle dipendenze patologiche (richiesta di audizione presentata dal consigliere Mario Pendinelli (Emiliano Sindaco di Puglia), è stato chiarito dal dirigente regionale competente che un’apposta commissione (della quale fanno parte anche i rappresentanti della associazioni di settore CREA e Apis) sta lavorando alla stesura di un regolamento che definirà in maniera organica le procedure, oltre che la stima del fabbisogno. Il provvedimento sarà pronto prima delle ferie estive.

A seguire, su richiesta di Domenico Damascelli (FI), il pericolo di sostanze cancerogene nell’acqua erogata da AQP. A seguito dalla mancanza del rappresentante di quest’ultimo l’audizione è stata rinviata. Il dirigente dell’ARPA presente ha spiegato che, comunque, in prima battuta la competenza è dei Dipartimenti di prevenzione delle ASL che demandano lo svolgimento dei controlli all’agenzia, sulla base delle direttive fissate dal D.Lvo 231/2001.

Altra audizione richiesta da Pendinelli quella relativa ad alcune criticità dell’Accordo collettivo dei veterinari. Al riguardo è stato ascoltato un rappresentante del Sumai (sindacato della Medicina Ambulatoriale) che ha lamentato un’errata interpretazione, da parte della Regione Puglia, dell’Accordo collettivo nazionale che interessa i professionisti convenzionati con il SSN e che ha comportato l’esclusione dei medici veterinari da alcune attribuzioni riconosciute in passato. Gli interessati chiedono l’equiparazione alle altre categorie (così come era fino a tre mesi fa), ponendo fine a discriminazioni inaccettabili. Il presidente della III commissione Pino Romano ha assicurato che la questione sarà portata all’attenzione del Tavolo nazionale.

La situazione del Centro socio sanitario residenziale di Molfetta Lega del Filo d’oro per l’assistenza ai soggetti pluriminorati è stata esposta dal direttore della stessa struttura. Il centro ospita 55 persone disabili gravi provenienti dalla Puglia e dalle regioni limitrofe, nell’ambito di un servizio residenziale (40 p.l.) e diurno (15 p.l.). In più è attivo un servizio territoriale a favore di circa 60 disabili gravi per un’attività socio educativa a supporto della famiglia, a titolo gratuito.

La Onlus, infatti, riesce a contare su contribuzioni volontarie dei cittadini che coprono in qualche modo il 65% del fabbisogno finanziario, sia pure dovendo fare i conti con notevoli esposizioni bancarie. La Giunta regionale, nonostante abbia chiuso con una valutazione fortemente positiva la fase di sperimentazione gestionale conclusasi nel 2014, nell’atto deliberativo approvato ha previsto alcuni passaggi formali che, nel prestare il fianco ad interpretazioni diverse da parte delle ASL interessate, ha fatto sì che non si è ancora passati alla fase di gestione ordinaria.
Infine le richieste, sempre in materia di disabilità grave, del Centro diurno Magna Grecia di Taranto che fa riferimento al Dipartimento di Riabilitazione della ASL TA, su sollecitazione di Gianni Liviano (Emiliano Sindaco di Puglia). Tre in particolare le rivendicazioni: l’insufficienza di OSS, fisioterapisti e infermieri; l’istituzione di un piccolo ambulatorio odontoiatrico presso una struttura ospedaliera per assicurare il diritto a questo tipo di cure e di un osservatorio territoriale per individuare il giusto fabbisogno dei servizi. Il Centro diurno chiede anche una distribuzione più equilibrata del servizio su tutto il territorio della ASL TA.

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