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Regione Puglia, Sessione di bilancio, il dibattito in I Commissione

Fabiano Amati - Presidente Commissione Bilancio - Regione Puglia
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Fabiano Amati - Presidente Commissione Bilancio  - Regione Puglia
Fabiano Amati – Presidente Commissione Bilancio – Regione Puglia

Ampio ed articolato il dibattito alla legge di stabilità regionale 2017, in discussione nella I Commissione del presidente Fabiano Amati.

Com’è noto, quello su si dibatte in particolare, sono i 33 articoli che sono parte integrante delle disposizioni per la formazione del bilancio di previsione 2017 e bilancio pluriennale 2017-2019 della Regione Puglia.

Si tratta di una serie di norme finanziarie “che tracciano un quadro di riferimento coerente con le attuali esigenze e le disponibilità finanziarie” – ha spiegato Amati.

Dalle opposizioni secco coro di dissenso all’impianto della legge ritenuto “senza anima e senza una visione progettuale”. Il capogruppo di Cor, Ignazio Zullo ha sottolineato che l’impianto della legge di stabilità è “abbastanza sconclusionato, senza una visione omogenea, tanto da non tenere in considerazione, per esempio, che una razionalizzazione della spesa di supporto alle attività per l’accesso ai fondi europei, avrebbe potuto e dovuto prendere in considerazione l’utilizzazione di tutti precari che la Regione ha in dotazione”. Secondo Zullo nel capitolo di incentivazione alle attività culturali non si capisce “chi deve fare cosa” e per la sanità, “quei 25 milioni di euro previsti, speriamo non diventino un colabrodo”. “Sarebbe stato auspicabile – ha concluso Zullo – una riduzione della tassazione, l’unica vera scommessa per un bilancio he guarda agli interessi dei cittadini, ma così non è stato”.

La consigliera Antonella Laricchia del Movimento 5 stelle ha sottolineato che “sarebbe stato più utile poter rivolgere domande per ogni specifico settore agli assessori, ma come è noto tutto questo non è stato possibile a causa della loro assenza nel corso delle Commissioni specifiche di competenza”. L’esponente del M5S ha chiesto specificatamente più chiarezza per la vicenda Taranto, per la questione della decarbonizzazione dell’Ilva. Altro tema su cui Antonella Laricchia auspica maggiore chiarezza è quello dell’Avvocatura regionale, “sui 500 mila euro impegnati, che potrebbero non essere materia afferente specificatamente il bilancio”.

Anche la consigliera Francesca Franzoso ha detto che la questione della decarbonizzazione avrebbe voluto una riflessione più approfondita, soprattutto con il territorio. “Considero la legge per Taranto – ha spiegato la consigliera di FI – l’ennesimo spot per la città, un modo per sancire la politica degli slogan”. Il bilancio in discussione per Franzoso non ha una visione della regione e delle reali esigenza del territorio.

Per il consigliere Domenico Damascelli (FI) 100 mila euro per l’abbattimento delle barriere architettoniche è “veramente poca cosa”. L’esponente di Forza Italia, ha lamentato l’assenza di una approfondita riflessione su un tema importante come il bilancio: “Un Consiglio convocato da qui a pochi giorni non mette noi nelle condizioni di poter lavorare serenamente e con serietà, anche per una questione di rispetto del ruolo dei consiglieri regionali”. Damascelli ha sottolineato che sarebbero stato auspicabili delle disposizioni più aderenti alle esigenze dei cittadini: “dopo tutto non governate un condominio – ha detto – ma una regione di oltre 4 milioni di abitanti”.

Il consigliere Cosimo Borraccino (SI) ha chiesto specificatamente di stralciare dalle legge di stabilità tutte quelle norme che non hanno nulla a che fare con la norma finanziaria, che non hanno attinenza economica: “Avvocatura regionale e le norme relative alla riforma del sistema di governo regionale e territoriale, per esempio”.

Di articolato bizzarro ha parlato il capogruppo di Forza Italia Andrea Caroppo. “Non è servita la lezione dell’anno scorso – ha detto – quando vi abbiamo tenuti in ostaggio per tutta la notte. Avremmo voluto un bilancio asciutto, invece partiamo da 33 articoli sui quali è immaginabile si costruirà un lungo cammino. “Un carro già bello pieno – ha detto Caroppo – un bilancio senz’anima, un insieme di norme”.

Il consigliere Gianni Liviano (ESdP) ha difeso le scelte del Governo per la città di Taranto. Un caso in cui la politica è in grado di costruire una speranza per il futuro, nel rispetto del ruolo della politica stessa”. Per Liviano questo bilancio ha, invece un’anima e il lavoro svolto con i colleghi tarantini per condividere una legge per Taranto è l’esempio lampante che la politica è in grado di uscire dalla cultura dei luoghi comuni, quando si tratta di scrivere il futuro di una città e dei suoi abitanti”.

In premessa nel suo intervento il capogruppo del Partito democratico Michele Mazzarano, ha sottolineato che non ha apprezzato l’assenza della Giunta nel corso della discussione nelle varie Commissioni. “È una questione di rispetto dei lavori del Consiglio – ha detto – la sessione di bilancio è il momento più importante dell’attività del Consiglio regionale”.

Mazzarano ha difeso la legge di stabilità ed ha definito questo bilancio “una disciplina molto articolata e complessa che affronta le criticità del momento ed ha evidente progettualità”. Secondo Mazzarano si tratta di una legge con un’anima e una ispirazione politico-culturale. “Un milione e mezzo per i bambini autistici è un punto qualificante del bilancio – ha detto – inoltre, la garanzia di cura a tutti i malati di epatite c è principio di giustizia ed uguaglianza, la legge per Taranto che merita un’attenzione particolare, la decarbonizzazione che è la più grande proposta per una riconversione energetica di quell’impianto, per abbattere la fonte inquinante principale è dare all’Ilva di Taranto una situazione meno impattante, un tema molto rilevante su cui si stanno facendo studi convegni, tutti temi importanti e qualificanti – ha concluso”.

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