Associazione Fornitori Ospedalieri Regione Puglia

REDDITOMETRO. COS’È E COME FUNZIONA

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 REDDITOMETRO. Cos’è e come funziona? LA SCHEDA

Il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Attilio Befera, ha fatto sapere che è pronta la direttiva sul nuovo redditometro. Per tranquillizzare i contribuenti, ha spiegato che non partiranno, da subito, controlli a raffica, ma che i funzionari dell’Agenzia si limiteranno ai casi più eclatanti, frutto di una selezione. Il contraddittorio con il cittadino, nell’eventualità di un accertamento, dovrà essere improntato alla massima fiducia, mentre i dipendenti dell’Agenzia hanno fatto corsi di aggiornamento per poter lavorare nel migliore dei modi.
 
In attesa di disporre delle nuove specifiche, ecco di seguito i principali elementi costitutivi del redditometro ad oggi in essere, in vigore dal 19 agosto 2013 e disciplinato dal d. lgs. 24.12.2012 e dalla circolare n. 24/E dell’Agenzia Entrate.

Che cos’è il redditometro – Si tratta di uno strumento volto all’accertamento del reddito del contribuente attraverso l’analisi induttiva delle sue spese; la disponibilità o il possesso di certi beni, secondo il fisco rappresentano indicatori di una corrispettiva capacità contributiva.
 
Quando possono scattare i controlli – I controlli non scatteranno se gli scostamenti tra reddito dichiarato e capacità di spesa manifesta sarà inferiore al 20%.
 
Come difendersi – La normativa prevede il doppio contraddittorio tra Fisco e contribuenti. Quest’ultimi potranno dimostrare, al primo incontro con l’Agenzia delle Entrate, che alcune delle spese che hanno sostenuto sono state finanziate con redditi che il Fisco non conosce perché tassati alla base o esclusi dalla base imponibile. Se l’Agenzia ritiene che le indicazioni siano esaustive, l’attività di controllo ha termine. In caso contrario, il contraddittorio prosegue e saranno valutate anche le spese per beni d’uso corrente calcolati in base alle medie Istat.

Quali spese sono prese in considerazione – Anzitutto, il Fisco prenderà in considerazione esclusivamente le spese e i dati certi presenti in Anagrafe tributaria o nella dichiarazione dei redditi. Complessivamente, poi, sono state identificate circa cento voci di spesa distinguibili in alcune macro-categorie: consumi generi alimentari, bevande, abbigliamento e calzature; abitazione; combustibili ed energia; mobili, elettrodomestici e servizi per la casa; sanità; trasporti; comunicazioni; istruzione; tempo libero, cultura e giochi; altri beni e servizi; investimenti.

Il Redditest – L’Agenzia delle Entrate ha messo a disposizione un software gratuito e anonimo che consente al contribuente di verificare, attraverso una prova simulata mediante l’immissione dei propri dati relativi alle spese, l’eventuale scostamento tra la capacità contributiva e il proprio reddito.

 

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