QUEST’ANNO STUDI DI SETTORE PIÙ LEGGERI
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Quest’anno studi di settore più leggeri “L’aver ridotto le pretese rappresenta un grande segno di sensibilità da parte dell’Amministrazione finanziaria che salutiamo con grande soddisfazione. A differenza degli anni scorsi – fa notare Giuseppe Bortolussi segretario della CGIA – grazie al lavoro fatto dalle categorie assieme ai tecnici dell’Agenzia delle Entrate, gli autonomi pagheranno meno tasse. In un momento così difficile non è cosa da poco”. Dalla CGIA fanno notare che per tutti i 205 studi di settore, che vengono applicati su una platea di circa 3,5 milioni di lavoratori autonomi e di piccole imprese, sono previsti i correttivi congiunturali di settore. Per cogliere l’entità della crisi, il fisco ha definito le riduzioni tariffarie di 12 studi di settore professionali. Per gli altri 194 sono state misurate le contrazioni dei margini e della redditività d’impresa. In aggiunta, nel caso in cui il contribuente sia in una situazione di crisi particolarmente grave, è altresì possibile attivare un ulteriore correttivo congiunturale individuale che rende ancor meno stingente le pretese del fisco. Vediamo alcuni casi concreti.
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