Associazione Fornitori Ospedalieri Regione Puglia

PRESTAZIONI ESEGUITE DALLA ASL BAT: MARMO INTERROGA VENDOLA E FIORE

Nino Marmo - Consigliere Forza Italia - Regione Puglia
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 Il Consigliere regionale AN-PDL, Nino Marmo ha rivolto una interrogazione a risposta scritta al Presidente della Regione ed all’Assessore al Lavoro per evidenziare che dalla verifica straordinaria presso la ASL BAT relativa alle Strutture Sanitarie eroganti prestazioni di cui agli ex artt. 25 e 26 della Legge 833/78, formalmente resa nota all’Assessore ed al Direttore Generali, sarebbe emersa “una incongruità tra il personale presente nelle diverse strutture sanitarie che si occupano di ex artt. 25 e 26 – Legge 833/78 e il numero delle prestazioni eseguite”.

In particolare, “dagli elementi utilizzati in tale verifica con riferimento al 2007 (numero totale di prestazioni cod. 93.00.00 e seguenti, erogate dalle Strutture e per le quale è stato richiesto il rimborso al S.S.R.; numero operatori in carico alle Strutture; debito orario massimo per operatore considerandolo in servizio per 38 ore settimanali e per 52 settimane all’anno; tempo in minuti per l’esecuzione delle prestazioni di sola rieducazione funzionale e kinesiterapia, da cui si è ricavato il monte orario totale annuo, necessario per l’esecuzione delle prestazioni per le quali si è chiesto il rimborso da cui è stato detratto il debito orario che ciascuna struttura garantirebbe con il personale in servizio) si evince (relazione del Direttore del S.I.S.P del 22 aprile 2009) la non congruità tra il personale in servizio e le prestazioni erogate dalle strutture”. Infatti “dalle risultanze finali della relazione si evince che in tutte le strutture sottoposte a controllo è risultata una differenza, in maniera più marcata in alcune strutture e meno in altre, tra le prestazioni mediche effettuate e le dotazioni organiche esistenti”.
A tal riguardo Marmo rileva: “A) che a tutt’oggi non risulta adottato alcun provvedimento per far cessare tale situazione, malgrado sia la Direzione Generale della ASL BAT che l’Assessorato Regionale alla Sanità dal mese di aprile 2009 siano a conoscenza della sopra richiamata nota; B) che con delibera della G.R. n. 1494 del 4 agosto 2009 è stato stabilito di confermare per l’anno 2009, come tetto regionale, la spesa dell’anno 2008 sostenuta dalle Aziende Sanitarie verso tutti gli erogatori privati per tutte le prestazioni di assistenza e che per l’anno 2009 l’obiettivo tendenziale fissato è quello dell’abbattimento del 2% di quella spesa; C) che, sempre con la stessa delibera, la Giunta regionale ha stabilito che le Aziende Sanitarie Locali, entro 40 giorni dalla data di adozione dell’atto (4 agosto 2009), avrebbero dovuto provvedere alle definizione, ove non già avvenuto, del fabbisogno di prestazioni da acquisire nel corso di tutto l’anno 2009 tenendo conto di quelle già contrattualizzate provvisoriamente per l’anno in corso;alle definizione o integrazione degli Accordi Contrattuali anno 2009 sulla base dei criteri ed indirizzi del provvedimento (abbattimento del 2%);all’acquisizione delle prestazioni da soggetti privati accreditati nei limiti di spesa stabiliti con il provvedimento (abbattimento del 2%);alla registrazione nel SISR delle prestazioni effettivamente oggetto degli Accordi Contrattuali operando tutte le verifiche previste dalle norme e regolamenti vigenti circa il puntuale rispetto dei termini contrattuali, anche ai fini della liquidazione di quanto dovuto agli erogatori privati”. Marmo ricorda che “la mancata esecuzione prevede l’immediata revoca dell’incarico di Direttore Generale.”
Il Consigliere AN-PDL chiede pertanto di sapere: “quali provvedimenti si intendono adottare in relazione ai fatti denunciati con il verbale n. 45/2009 del Gruppo di Lavoro del SISP dell’ASL/BAT ; se risponde a vero che l’abbattimento del 2% del tetto della spesa stabilito con la delibera di G.R. n. 1494/2009 alcune ASL lo applicano dal 1° gennaio, mentre altre ASL lo applicano solo dal mese di settembre dopo la stipula del contratto; quali provvedimenti si intendono adottare per evitare questa disparità di trattamento tra soggetti operanti sullo stesso territorio pugliese ma che formalizzano contratti con ASL diverse”.
Marmo inevitabilmente conclude chiedendo a Vendola ed a Fiore se “intendono revocare l’incarico di Direttore Generale al dott. Rocco Canosa”.

 

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