Associazione Fornitori Ospedalieri Regione Puglia

Posti primo soccorso, Longo: ripristinare orari apertura

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Peppino Longo - Vicepresidente Consiglio - Regione Puglia
Peppino Longo – Vicepresidente Consiglio – Regione Puglia

“Bitonto, Casamassima, Castellana, Giovinazzo e Rutigliano: sono i posti di primo soccorso che da domenica scorsa restano chiusi nelle ore notturne. Come è evidente si tratta di strutture che assicurano la prima assistenza in Comuni estremamente popolosi o a tradizione turistica. Siamo certi – come apprendiamo da alcuni importanti organi di informazione – che il direttore generale della Asl Bari, Vito Montanaro, manterrà fede alla sue parole e tale disservizio durerà solo per il tempo necessario ad espletare le procedure di selezione del personale.

Ma siamo certi anche, avendo partecipato a tutti i passaggi di concertazione voluti dal presidente della Regione Michele Emiliano in tema di sanità, che l’attuale azione politica e amministrativa vada nella direzione opposta a quella del ripetersi delle situazioni di emergenza o di somma urgenza, per cui si chiudono invece di potenziare con nuovo personale e nuove apparecchiature i presidi territoriali dell’emergenza.

Al dottor Montanaro chiediamo quindi di ripristinare gli orari di apertura, anzi meglio di soccorso attivo a chi sta male, nel giro al massimo di pochi giorni. Perché in materia – ma non dobbiamo essere noi a ricordarlo -, l’imprevisto e costantemente dietro l’angolo e perché l’effetto immediato, che già si sta registrando del resto, riguarda il superlavoro cui sono costretti gli addetti del 118 e un sovraccarico dei pronto soccorso degli ospedali più vicini, dovuto all’arrivo di pazienti che –in linea di massima – non si trovano in situazioni critiche ma che necessitano pur sempre di adeguata assistenza, quella che prima trovavano nei presidi di primo soccorso”.

E’ quanto sottolinea in una nota il vicepresidente del Consiglio della Regione Puglia, Peppino Longo che annuncia di voler portare la “questione in Consiglio regionale nell’ambito del dibattito necessario, al di là delle appartenenze e dei ruoli, a dare alla Puglia una sanità finalmente dignitosa e realmente al servizio dei cittadini. La reale assistenza al malato deve restare il perno attorno al quale costruire l’azione di governo, superando, proprio in caso di somma urgenza, anche le trappole della malaburocrazia. Chiudere o accorpare reparti e ospedali, in linea di principio può essere utile a una migliore razionalizzazione e distribuzione dei servizi.

Ma quest’operazione non basta a garantire la sacrosanta tutela della salute dei pugliesi e della migliaia di turisti che scelgono la nostra regione per soggiornare. E sono certo che l’attuale giunta regionale punta ad un’azione decisa a favore della medicina territoriale diffusa – con una decente distribuzione di posti di primo soccorso, di poliambulatori, di case della salute, di presidi del 118 – che, se affiancata a un numero congruo di centri ospedalieri realmente di eccellenza, crea una sanità moderna e adeguata. Quanto sta accadendo a Bitonto, Casamassima, Castellana, Giovinazzo e Rutigliano – ripeto- va drammaticamente nella direzione opposta”.

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