Associazione Fornitori Ospedalieri Regione Puglia

Piano di riordino, relazione economica. Conca: “Report incompleto. Ruscitti fornisca la documentazione dettagliata”

Mario Conca - Consigliere Movimento 5 Stelle - Regione Puglia
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Mario Conca - Consigliere Movimento 5 Stelle - Regione Puglia
Mario Conca – Consigliere Movimento 5 Stelle – Regione Puglia

“Si tagliano gli ospedali, ma la spesa ospedaliera continua ad aumentare. Nella relazione sull’impatto economico del piano di riordino si fa un raffronto tra l’attuale spesa degli ospedali pubblici e quella stimata dal nuovo piano, con un risparmio calcolato in circa 137 mila euro.

Una presa in giro perché non è conteggiata la mobilità passiva provocata dalla chiusura degli ospedali, che se calcolata porterebbe ad un aggravio dei costi di ben 109 milioni di euro”. Lo ha dichiarato il consigliere del M5S Mario Conca nel corso della seduta della I commissione Bilancio in seguito alla nota inviata dal Dipartimento Politiche Sanitarie contenente la relazione finanziaria sull’applicazione del piano di riordino ospedaliero. La discussione continuerà con le audizioni del direttore Giancarlo Ruscitti e dell’assessore alla sanità Michele Emiliano.

“Prima dell’audizione ho chiesto che dal Dipartimento ci arrivi la documentazione contenente tutte le spese previste dal piano – ha spiegato Conca – nella relazione attuale infatti c’è solo il riferimento su come arrivare a destinare all’assistenza ospedaliera il 44% del finanziamento complessivo del sistema sanitario, mentre non c’è nessuna indicazione operativa per quanto riguarda l’assistenza territoriale e la prevenzione, a cui devono essere destinate rispettivamente il 51% e il 5% dei fondi”.

Conca punta il dito anche contro la metodica (N.i.San, Network Italiano Sanitario per la condivisione dei costi standard) utilizzata per la previsione di appropriatezza della spesa ospedaliera, degli indicatori e dei risultati: “un calcolo inutile nella nostra Regione – spiega il consigliere pentastellato – dove abbiamo carenza di personale sanitario e i prerequisiti atti all’adozione di tale metodica.

L’analisi sui costi standard infatti può essere veritiera solo se le sale operatorie lavorano a pieno regime e non in una situazione come quella pugliese in cui per mancanza di anestesisti e infermieri lavorano ben al di sotto dello standard, mediamente una mezza giornata a settimana per struttura complessa, abbassando il peso medio degli interventi con la conseguente riduzione dei ricavi (DRG) dei presidi ospedalieri e il loro allontanamento dal raggiungimento del rapporto ricavi/costi del 7% imposto dall’ultima Legge di Stabilità. In audizione chiederemo un’analisi dettagliata di tutti i costi previsti e non una lista delle buone intenzioni rappresentata nel report inviato”.

“Vorremmo sapere – conclude il consigliere gravinese – quali azioni la politica regionale sta mettendo in campo per sopperire ad una offerta delle specialistiche universitarie che non sono congrue alla domanda del fabbisogno reale e che stanno portando sempre più ad una deriva privatistica. Non ci accontentiamo di una relazione del tutto incompleta, per giunta arrivata dopo mesi di sollecitazioni”.

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