NEL 2011 MEZZO MILIONE DI RICOVERI RISPETTO ALL'ANNO PRECEDENTE
Rapporto Sdo 2011: ricoveri in calo, -10% inappropriatezze, aumenta qualità dati Nel 2011 mezzo milione di ricoveri in meno rispetto all’anno precedente (-4,5%), per una riduzione complessiva di quasi due milioni e mezzo di giornate di ricovero: è quanto emerge dal Rapporto annuale sull’attività di ricovero ospedaliero relativi alle Schede di dimissione ospedaliera (Sdo) del 2011, pubblicato oggi dal Ministero della Salute sul proprio portale www.salute.gov.it. |
Il tasso di ospedalizzazione per acuti in regime ordinario per l’anno 2011 si riduce ulteriormente rispetto all’anno precedente passando da circa 116 dimissioni per 1.000 abitanti nel 2010 a poco meno di 110 per 1.000 abitanti nel 2011, pur mantenendo un discreta variabilità regionale. Il decremento è presente in tutte le fasce di età. Valori più elevati rispetto al dato nazionale sono stati rilevati nel Sud Italia. La principale causa di ricorso all’ospedalizzazione in regime ordinario, pur non costituendo una condizione patologica, è rappresentata dal parto con 316.814 dimissioni. Escludendo il parto, le principali cause di ospedalizzazione sono riconducibili a patologie cardiovascolari (drg 127 – Insufficienza cardiaca e shock) e respiratorie (drg 087 – Edema polmonare e insufficienza respiratoria), interventi chirurgici per sostituzione di articolazioni maggiori o reimpianto degli arti inferiori (drg 544). Per quanto riguarda l’attività di day hospital, la principale causa di accesso è rappresentata dalla somministrazione di chemioterapia (drg 410 – Chemioterapia non associata a diagnosi secondaria di leucemia acuta) con 1.917.024 di accessi (il 24% del totale). Il Rapporto Sdo fotografa l’attività di ricovero e cura per acuti degli ospedali italiani, pubblici e privati, in modo affidabile e completo. Grazie al forte impegno congiunto del Ministero della Salute, delle Regioni e delle strutture erogatrici, la banca dati Sdo assicura infatti una copertura della rilevazione superiore al 99,5% degli istituti pubblici e accreditati. Una qualità dei dati già elevatissima che nel 2011 è ulteriormente migliorata: nel 2010 erano stati rilevati 21.795.895 errori nell’intera banca dati, mentre nel 2011 il numero si è quasi dimezzato, attestandosi a 12.387.798. Per avere una reale misura della dimensione dell’errore rispetto al contenuto informativo dell’archivio, si consideri che una scheda Sdo contiene 45 variabili per cui le 10.757.733 schede pervenute contengono 484.097.985 informazioni distinte, raccolte con una percentuale di errore solo del 2,5%.
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