Associazione Fornitori Ospedalieri Regione Puglia

MIULLI, PRESENTATO CONCORDATO PREVENTIVO IN TRIBUNALE

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Questa mattina, La Gazzetta del Mezzogiorno, con articolo a firma di Massimiliano Scagliarini,  ha pubblicato la proposta del concordato preventivo presentato dai dirigentid el Miulli

BARI – La proposta di concordato preventivo da ieri mattina è nelle mani del presidente della sezione Fallimentare del Tribunale di Bari, Franco Lucafò. Il salvataggio del Miulli di Acquaviva è dunque entrato nel vivo: il debito è leggermente cresciuto rispetto alle cifre circolate in estate, ma dovrebbero essere aumentati anche le poste attive. E per questo, ieri, nei corridoi dell’ente ecclesiastico si respirava aria di fiducia.

Il Miulli, quarto ospedale della Puglia, ha condotto una lunga battaglia con la Regione per vedere riconosciuto il diritto al ripiano delle perdite di gestione. Ma dopo aver ottenuto soddisfazione solo parziale (45 milioni), è scoppiato il problema strutturale: costi troppo alti per fornire un’assistenza equiparata a quella degli ospedali pubblici, ma con un tetto di spesa come quello dei privati. Uno squilibrio strutturale di 10-12 milioni l’anno, su cui in estate è stato trovato l’accordo che coinvolge Regione (per le risorse extra: 10 milioni nel Dief più altri 6 una tantum) e sindacati (per una serie di tagli): oggi la gestione corrente è infatti tornata in pareggio, ma bisogna farsi carico dei debiti .

La proposta di concordato è firmata dagli avvocati Silvia Maggio, Vincenzo Chionna e Domenico Liantonio con l’advisor PwC, mentre l’attestatore è il commercialista Nicola Notarnicola. Il passivo concordatario è cresciuto a circa 180 milioni, contro i 160 di cui si è parlato nelle trattative estive: è l’effetto di una serie di verifiche contabili che, però, non inficiano l’impostazione del piano. Che prevede, entro 5 anni, di azzerare il debito.

 

 

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