Associazione Fornitori Ospedalieri Regione Puglia

MAURIZIO FRIOLO (PDL): “LA SANITA’ PUGLIESE SPROFONDA SEMPRE PIU’ NEL CAOS”

Maurizio Friolo - Vice-Presidente Commissione Sanità
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 Una dichiarazione del consigliere regionale PdL, Maurizio Friolo.
“La sanità pugliese sprofonda sempre più nel caos e aumentano i conti in rosso. Ad aggravare la già preoccupante situazione c’è la facile previsione di assistere ad un effetto domino in tutte le Asl in seguito a due ordinanze del TAR Puglia che di fatto, accogliendo la tesi di un’azienda che gestisce più cliniche private, stabiliscono i rimborsi dovuti dalla Regione non più nei limiti di spesa prefissati dal soggetto pubblico ma in considerazione del numero dei posti letto resi disponibili. Se lo stesso criterio fosse applicato nelle altre Asl, oltre che in quella di Bari, l’incremento di spesa sarebbe di circa cento milioni di euro.

Il TAR ha anche stabilito che hanno ragione quei cittadini che chiedono il rimborso delle spese sostenute per le cure ricevute in strutture sanitarie fuori regione. Il presidente della Regione Vendola e il suo assessore Fiore dovranno farsene una ragione perché la ‘fuga’ dalla Puglia non potrà mai essere scongiurata da spot pubblicitari e belle parole, ma da interventi capaci di rendere più efficienti i servizi sanitari e mettere in rete le eccellenze rese tali dallo spirito di abnegazione e professionalità del personale sanitario.
Poi c’è il caos provocato dalla delibera della giunta regionale pugliese che, nell’occuparsi della riorganizzazione dei consultori, stabilisce che deve essere garantita la presenza di medici non obiettori per consentire la corretta applicazione della legge 194. Anche in questo caso Vendola e l’assessore Fiore dovranno farsene una ragione perché proprio la presenza di quei medici obiettori rendono più frequente, invece, che la struttura pubblica accompagni, in modo più agevole rispetto al caso opposto, la donna in difficoltà in un percorso di crescita verso l’uso della contraccezione e la maternità responsabile. La marginalizzazione dei consultori è causata indirettamente proprio dall’applicazione di una spietata politica abortista che il Governo Vendola, con la delibera contestata, vuole rendere ancora più forte discriminando i medici obiettori”

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