Associazione Fornitori Ospedalieri Regione Puglia

MARCHITELLI, AFORP:TAGLI INDISCRIMINATI PESANO SUL FUTURO DI CITTADINI, IMPRESE E REGIONE PUGLIA”

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GIUSEPPE MARCHITELLI – PRESIDENTE PICCOLE E MEDIE IMPRESE SANITA’ PUGLIA 

 COMUNICATO STAMPA

Il Presidente AFORP, Giuseppe Marchitelli: “La nuova ondata di indiscriminati tagli potrebbe compromettere i Livelli Essenziali di Assistenza con gravi ripercussioni sulla salute dei cittadini”

“Con la manovrina  finanziaria, alla Regione Puglia potrebbero essere sottratte importanti risorse, nonostante abbia  positivamente superato l’esame del Piano di Rientro, “

“Noi imprenditori per rimanere in vita dobbiamo schivare i colpi che arrivano dalla nuova burocrazia e dai tagli indiscriminati dalle Leggi di Stabilità  per rimanere in vita “

Bari, 11 Ottobre 2013 – “Il Paese Italia e il tessuto produttivo rappresentato dalle PMI, risentono negativamente delle continue manovre che il Governo centrale continua a varare per rientrare nei parametri stabiliti dall’Unione Europea. La cavillosa e certosina ricerca delle coperture finanziarie provoca allarmismo non solo tra i ceti produttivi, ma tra tutti i cittadini e le stesse imprese. In questo vortice nessuno è escluso”. Il Presidente Giuseppe Marchitelli, alla guida delle piccole e medie imprese della sanità, avverte il pericolo di decisioni che potrebbero rendere difficilissima la vita alle PMI. “Gli annunciati tagli per la sanità se non direttamente perseguiti con la  “manovrina” finanziaria, – osserva il Presidente AFORP – riducono le premialità per le Regioni che come la Puglia, hanno faticosamente superato l’esame del Piano di Rientro. Di conseguenza addirittura le Regioni più virtuose, in termini di spesa e bilancio, come la nostra regione, sono state beffate dall’attribuzione di importanti fondi di loro spettanza. Fondi che vengono tolti alle Istituzioni territoriali e di conseguenza ai cittadini pugliesi per dare migliori servizi  compresa la tutela della salute”.

“Dopo la “manovrina” di ottobre, – continua Giuseppe Marchitelli – sarà adottata  la legge di stabilità, con il rinnovato problema delle coperture finanziare che impegnano il Governo centrale.
Tutto questo prevede una inevitabile nuova ondata di tagli e nella sanità si ipotizza una nuova sforbiciata  di 1,5 miliardi di euro. I precedenti interventi hanno visto togliere al Servizio Sanitario Nazionale 30 miliardi quindi sono indubbiamente a rischio i LEA (Livelli Essenziali di Assistenza).
Una portata finanziaria dai 12 ai 15 miliardi oltre 1,6 mld previsti nella manovrina,  per poter garantire la soglia del 3% del corrente anno relativa al deficit/Pil”.

“La difficoltà di garantire i livelli minimi di assistenza ai cittadini – stigmatizza il Presidente dei piccoli e medi impresnditori della sanità –  pone una seria riflessione che tutti i Parlamentari dovrebbero fare propria. Le statistiche confermano che le classi più deboli, con un numero crescente per via delle difficoltà economiche della nazione, stanno decidendo di non curarsi, perché, non sono nelle condizioni di affrontare la spesa richiesta dal privato al quale si rivolgono.  Questo perchè il SSN non riceve più adeguate risorse per mezzi, strumenti, strutture, personale  e si mortifica in maniera irreversibile il diritto alla salute per i cittadini previsto con l’art.32 della Costituzione Italiana”.
“I continui tagli al SSN e la centralizzazione degli acquisti porteranno inevitabilmente – asserisce Marchitelli – alla scelta di spendere meno, e non  razionalizzando la spesa in modo corretto, si rischia di provocare danni maggiori al SSN. Con i tagli e la mancanza di investimenti in tecnologia si riduce la domanda da parte del cittadino che non solo non può rivolgersi a strutture private, ma tristemente smette di curarsi, come, già da oggi, riportano le statistiche nazionali”.

“In ultimo, – conclude il Presidente Marchitelli – noi e le nostre imprese che quotidianamente affrontiamo il rischio imprenditoriale scelto, ci preoccupiamo non più di investimenti e di tenuta sul mercato delle nostre imprese, ma dobbiamo schivare i colpi che arrivano dalla nuova burocrazia e dai tagli indiscriminati per rimanere in vita. Malgrado tutto investiamo sul territorio, dove versiamo i tributi richiesti e riusciamo a soddisfare l’occupazione, oggi il pericolo maggiore è quello di non avere più riferimenti unici e certi, penalizzati non solo dall’annosa questione dei ritardi della PA verso i fornitori, ma soprattutto dalla costante più assurda che è quella della non stabilità del nostro caro amato Paese Italia.

Per questo pur auspicando sull’intervento del Ministro Lorenzin, che chiede con gran forza che non vengano attuati nuovi tagli al SSN, noi sappiamo con altrettanta certezza che ciò sarà improbabile, sperando comunque di essere prestamente smentiti dai fatti”.

 

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