Manovra correttiva, il conto si riduce da 3,2 a 2,5 miliardi con l’aumento del Pil

Potrebbe scendere a 2,5 miliardi di euro il conto della manovra correttiva chiesta all’Italia da Bruxelles per evitare una nuova procedura d’infrazione per debito eccessivo. Sarebbe uno sconto non da poco rispetto ai 3,2 miliardi indicati a gennaio dalla Commissione Ue. Non è solo una speranza, ma un obiettivo a portata di mano visto i dati incoraggianti sulla crescita del nostro Pil, arrivati pochi giorni fa. Lo sconto renderebbe la manovra più leggera. Ma sarebbe sempre necessario trovare risorse, agendo sulle leve della spesa e delle entrate. Scartata l’ipotesi delle accise sulla benzina, il governo vuole evitare l’introduzione di nuove tasse. Per questo sembra difficile che nel testo entri la revisione delle agevolazioni fiscali in base al reddito che è pure sul tavolo dei tecnici. L’ipotesi è che sopra ad una certa soglia, si riducano fino ad azzerarsi le detrazioni. L’unica tassa che potrebbe salire è quella sui giochi. Per il resto il grosso della manovrina arriverà dall’estensione dello split payment.