Associazione Fornitori Ospedalieri Regione Puglia

LUCIANO MINEO:”LE DECISIONI DEL GOVERNO SONO INACCETTABILI”

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 Stabilizzazione precari. Mineo: “Le decisioni del Governo sono inaccettabili” 
Una nota del vice presidente del Consiglio regionale della Puglia, Luciano Mineo
“Su proposta del famigerato ministro Brunetta, il Consiglio dei Ministri ha deciso d’impugnare presso la Corte Costituzionale la legge regionale n. 4 del 2010. Si tratta della legge con la quale il Consiglio regionale ha avviato le procedure per la stabilizzazione di oltre 8.000 precari, tra dirigenti medici e personale ex lsu, e di inquadrare il personale proveniente da imprese o società cooperative all’interno di società, aziende o organismi della Regione Puglia.
Il Consiglio dei Ministri ha anche impugnato la legge regionale n. 5 del 2010, che autorizza il transito nei ruoli dell’Adisu (l’agenzia per il diritto allo studio universitario) del personale sinora in servizio a tempo determinato.

Le decisioni del governo nazionale sono letteralmente inaccettabili. Anzi, vergognose. Cercano in tutti i modi di contrastare la scelta della Regione Puglia di far uscire migliaia di lavoratori e di famiglie da una condizione di precarietà a vita.
Di fronte alla crisi perdurante, allo stato di difficoltà di milioni di lavoratori in tutto il Paese, la nostra Regione ha deciso di muoversi in controtendenza; di assicurare certezze, di rendere più serena l’esistenza di migliaia di lavoratori, di garantire loro un futuro, una prospettiva di vita.
Per il ministro Brunetta e per il governo la scelta giusta, invece, è quella di condannare tanti lavoratori alla precarietà, all’incertezza, alla mancanza di ogni prospettiva e di ogni futuro.
Nelle ultime sedute del Consiglio regionale, quando queste due leggi furono approvate, sia pure dopo un lungo e travagliato dibattito, anche l’opposizione decise di votare a favore.
Dopo la decisione del governo nazionale, è dovere, non solo dei lavoratori e dei sindacati, ma anche di tutte le forze politiche e delle istituzioni scendere in campo a difesa dei diritti dei lavoratori e delle famiglie.
Questo dovere ha anche l’opposizione che in Consiglio regionale ha votato a favore ed ha assistito alle manifestazioni di gioia dei lavoratori presenti in Aula.
E’ sui problemi dei cittadini che si manifesta il reale attaccamento alla propria terra e che ci si cimenta nel confronto politico ed istituzionale a prescindere dal ruolo di maggioranza o di opposizione in cui, di volta in volta, si è collocati.
Per parte nostra, non molleremo di un millimetro rispetto ai deliberati del Consiglio regionale. E rispetto all’autonomia delle Regioni e degli enti locali.
Il federalismo non è quello che si pratica a parole. E’ quello che si costruisce, giorno dopo giorno, attraverso atti concreti che siano in grado di modificare la realtà e di avviare un processo di cambiamento”

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