Associazione Fornitori Ospedalieri Regione Puglia

LOSPINUSO (PDL): “VENDOLA NON VEDE L’ORA DI CHIUDERE GLI OSPEDALI”

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 Il Consigliere regionale PDL, Pietro Lospinuso ha diffuso la seguente nota:
“ Il “piano di rientro” che Vendola non vede l’ora di firmare, su sua richiesta e proposta, con il Governo nazionale comporta, se qualcuno l’ha dimenticato, il taglio di 19 Ospedali e di 2200 posti-letto, il colpo di grazia alla sanità privata pugliese con gravi conseguenze anche occupazionali, l’introduzione e/o l’inasprimento di tickets, il blocco del turn over di personale sanitario qualificato, ossia un colpo pesantissimo al diritto alla Salute dei pugliesi, in assoluta contraddizione con le promesse elettorali grazie soltanto alle quale un tardo-comunista è potuto diventare Governatore di una Regione storicamente di destra.
Di tutto questo, di cui i soli responsabili sono loro che hanno accumulato in cinque anni un miliardo e duecento milioni di debiti sanitari (senza alcun beneficio per i cittadini, come dimostra il dilagare della mala-sanità), a Vendola e compagni non importa proprio nulla, tant’è che non vedono l’ora di poterlo realizzare.
In compenso hanno innalzato con il solito strepito l’ennesima cortina fumogena per coprire le loro magagne, alias la doverosa insistenza del governo nazionale, chiamato a sborsare 500 milioni di euro per garantire di fatto gli stipendi dei prossimi mesi del nostro personale sanitario di ruolo, per politiche di rigore che Vendola finge di promettere, ma poi in realtà fa quotidianamente boicottare dalle sue ASL a fini sempre e soltanto di potere. Politiche di rigore tanto più doverosamente pretese ove si consideri che il governo-Vendola è l’unico in Italia ad avere violato per 3 anni su 4 il ‘patto di stabilità’ e ad essersene addirittura vantato attraverso un Assessore al Bilancio la cui immediata rimozione dovrebbe essere in realtà la prima condizione per dare credibilità agli impegni del governo regionale più gradasso del mondo.
Adesso Vendola e compagni minacciano di rinunciare al “piano di rientro” da loro stessi proposto, per assoluta necessità. Lo vadano però a spiegare bene ai cittadini pugliesi, che senza quei 500 milioni di euro non avranno più una Sanità

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