Associazione Fornitori Ospedalieri Regione Puglia

Liviano:”Presentati due emendamenti al Piano di riordino ospedaliero”

275

controweb.it_articoli_foto_Consiglio-regione-puglia

“Con riferimento alle delibere di Giunta regionale 161/2016 e 265/2016 (relative al piano di riordino ospedaliero) risulta evidente l’ulteriore penalizzazione inferta al territorio tarantino”.
Così Gianni Liviano, consigliere regionale del gruppo Esp, il quale evidenzia, anche, che se lo standard nazionale “prevede 3,7 posti letto su mille abitanti e quello regionale è indirizzato verso il 3,4 per mille”, il territorio della provincia di Taranto “si attesta su una percentuale dello 0,29 per mille”.

Nella provincia di Taranto, in particolare, fa presente Liviano, sono previsti “1047 posti letto nella sanità pubblica e 614 posti letto in quella privata, per un totale complessivo di 1.661 posti letto (la provincia di Foggia supera il 4,00 per mille, quella di Bari è intorno al 3,76).
Alla luce di questi numeri mancano 600 p.l. alla nostra provincia per pareggiare il conto ma in realtà ne mancano molti di più perché alcuni di questi posto letto sono presenti solo sulla carta già da molte edizioni dei piani di ristrutturazione della rete (ad es. la seconda Neurologia della ASL, questa volta allocata a Castellaneta) e non si sono mai concretizzati, meno che mai in tempi di ristrettezze di bilancio che mettono in forte dubbio la possibilità di attivare nuove strutture.

Un altro aspetto rilevante nella lettura dei dati del piano di riordino ospedaliero tarantino è l’alto tasso di privato accreditato nella città capoluogo (42% dei posti letto nella città di Taranto, 37% considerando l’intera provincia).
Tale situazione di carenza di posti letto pubblici ha da tempo determinato una evidente penalizzazione della ASL TA in termini di riduzione del numero massimo di strutture complesse (SC) e semplici (SS) come previsto dalla LR n. 3008/2012 che ha obbligato il management tarantino a dover operare il declassamento di diverse SC di eccellenza (Cardiologia-UTIC del Moscati, Allergologia ed Immunologia, Otorino ORL, Geriatria, Endocrinologia) che rischia di condizionare inevitabilmente e negativamente, a breve termine, l’offerta sanitaria della ASL TA (meno primari meno eccellenza).

L’inadeguato numero di personale in servizio per una cronica sottostima della dotazione organica nella ASL TA rispetto alle altre ASL pugliesi per scelte strategiche che risalgono al 2004 ha costretto ad un utilizzo eccessivo dei contratti a tempo determinato ormai non più prorogabili con il venir meno del finanziamento legato al decreto salva ILVA (10 milioni di euro l’anno per tre anni).
Tali carenze, nel corso degli anni sono diventate ancora più rilevanti a causa dei pensionamenti e del blocco del turn-over e dei vincoli della legge di stabilità 2016.
A peggiorare la situazione vi è l’entrata in vigore dal novembre scorso della direttiva europea sull’orario di lavoro anche per gli operatori sanitari.
Pertanto applicare il DM 70/2015 tenendo conto della legge di stabilità 2016 riguardo alla spesa del personale (fare riferimento alla spesa del 2004 meno l’1,4%) stabilisce di fatto per Taranto l’impossibilità di raggiungere gli obiettivi ministeriali (scostamento tra costi e ricavi determinati come remunerazione dell’attività pari o superiore al 10 per cento dei ricavi o, in valore assoluto, pari ad almeno 10 milioni di euro) a meno di una riduzione ulteriore dell’offerta sanitaria pubblica.

A tutto ciò, nonostante una conclamata emergenza ambientale che provoca un eccesso di malattie oncoematologiche e respiratorie sul nostro territorio, si abbina una inspiegabile assenza di alcuni reparti per esempio Pneumologia (esistono allo stato 37 posti interamente attribuiti ai privati nonostante l’assenza di un pronto soccorso) e Oncoematologia Pediatrica.
Per tutto quanto sopra indicato, dopo aver sottoscritto un mega-emendamento del Consigliere Pentassuglia e condiviso da tutti i consiglieri tarantini, ho presentato il seguente emendamento al piabo di riordino ospedaliero:

1) Premesso che è stata ormai riconosciuta l’emergenza ambientale a Taranto e l’aumentata incidenza di alcune patologie come quelle pneumatologiche e tumorali correlate; tenuto conto che anche l’incidenza di patologia tiroidea e tuomorale è particolarmente elevata ed in costante aumento; considerato che presso il Poc della asl di Taranto è attiva una unità opertiva semplice dipartimentale con 10 posti letto di degenza all’interno dell’unità operativa complessa di medicina interna dello stesso presidio;

verificato che la tendenza a livello nazionale è di non prevedere posti letto di degenza per le unità operative di endocrinologia potendo le emergenze endocrinologiche essere gestite all’interno dei reparti di medicina interna;
ritenuto invece che per l’area di Taranto la Radioterapia Metabolica con posti letto per curare sia le alterazioni tiroidee di tipo benigno come gli adenomi tiroidei o la malattia di Basedow, sia i carcinomi papilliferi e follicolari della tiroide rappresenta una priorità; si propone una riconversione dei 10 posti letto di endocrinologia in 4 posti letto di radioterapia metabolica da istituire nell’ambito della medicina nucleare e 6 posti di pneumologia.

2) Premesso che è stata ormai riconosciuta l’emergenza ambientale a taranto e l’aumentata incidenza di alcune patologie come quella dei tumori in età pediatrica, si propone di dotare il ss.ma annunziata di 10 posti letto destinati ad oncoematologia pediatrica”.

Comments are closed.