Associazione Fornitori Ospedalieri Regione Puglia

LA SANITA’ DEVE 49 MILIARDI ALLE IMPRESE

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  La sanità deve 49 miliardi alle imprese. Emma Marcegaglia, presidente della Confmdustria, martedì a Vicenza protestava contro questi ritardi insostenibili che soffocano le imprese. Protestava contro questo debito pubblico che, se venisse contabilizzato correttamente, butterebbe l’Italia fuori da parametri di Maastricht. Stimava in circa 70 miliardi i soldi che le imprese attendono dal sistema pubblico, di cui 49 i crediti vantati dalle imprese del sistema sanitario nazionale. 

Per i fornitori esposti con l’amministrazione pubblica sono limitati gli aiuti con finanziamenti-ponte. La sanità deve 49 miliardi alle imprese. Il ministero della Giustizia dovrebbe essere quello che per sua natura segue la legge nel modo pi accorto possibile. Ecco come: nella gara per la mensa della polizia penitenziaria fissa pagàmento a sei mesi (la legge del 2002 fissa un meseàl massimo) e gli interessi per il mancato pagamento all’l% (lanormativaimp ne un interesse di diversi punti sopra il prime rate). A chi rivolgersi per fare rispettare queste norme? Ai carabinieri? 11 bando per la mensa dei militari prevede un pagamento fuorilegge a 90 giorni e interessi al 2,5%. I casi del ministero e della Benemerita, segnalati dal tavolo interassociativo delle imprese dei servizi (Taiis), sono per fortuna tra i pi lievi, addirittura veniali, tra i pagamenti in ritardo dell’amministrazione pubblica. In Sicilia ci sono casi in cui le imprese che forniscono il sistema pubblico aspettano due anni (in lettere: settecentotrenta giorni).
Emma Marcegaglia, presidente della Confmdustria, martedì a Vicenza protestava contro questi ritardi insostenibili che soffocano le imprese (si veda Il Sole 24 Ore di ieri). Protestava contro questo debito pubblico che, se venisse contabilizzato correttamente, butterebbe l’Italia fuori daiparametri di Maastricht. Stimava in circa 70 miliardi i soldi che le imprese attendono dal sistema pubblico. Ecco alcuni dati pi dettagliati del Taiis, tavolo che, insieme con le imprese confmdustriali aderenti alla Fise, comprende cooperative, commercio e artigianato. Questo organismo tiene uf censimento aggiornato e stàna che il monte crediti delle imprese sia non solamente di 60-70 miliardi, ma che circa il 46% sono ritardi di pagamento da parte di enti del sistema sanitario. Il ritardo medio oltre i termini è di cento giorni, pi di tre mesi. Il ritardo nei pagamenti da parte degli enti locali (come i Comuni) è variabilissimo; spicca per efficienza il Veneto, dove i Comuni e le Province saldano le fatture con poche tollerabii settimane di ritardo, ma il resto d’Italia viaggia senza vergogna attorno ai sei mesi, ;1] Piemo];0] ;1] Lombardia;0] ;1] Toscana;0] ;1] Umbria ;0] Fonte: Elaborazione Taiis su dati contenuti nella relazione suIl gestione finanziarià delle regioni esercizi 2007-2008 della Corte dei coìti *** con casi di uno o due anni. Il Taiis fa anche le previsioni. La tendenza attuale è «complessivamente in peggioramento». In peggioramento sensibile la sanità, condizioni di tempo stabile per scuola e settore sociale.
Le banche, la cui liquidità si è ristretta, tengono ben chiusa la cassaforte per finanziamenti ponte o sconti sulle fatture. «Se una volta era utile presentare in banca le fatture emesse per avere un po’ di credito in più, le esigenze di Lisbona chiedono agli istituti di credito garanzie solidissime», spiega Giuseppe Gherardelli della Fise.
Ecco uno dei mille e mille casi, quello di Gugliemo Drago, un imprenditore che presiede il distretto della meccanica siciliana, recentemente costituito, e al quale hanno aderito numerose aziende. tra cui la Irem (che lavora in tutte il mondo). Drago racconta le difficoltà della Cogir di Siracusa, un’azienda che si occupa, tra le altre cose, anche di effettuare lamanutenzione della rete idrica Sogeas, controllata al 60% del comune i Siracusa. A oggi la Cogir vanta crediti scaduti da 24 mesi pei 1,3 milioni euro: «I pagamenti denuncia l’imprenditore sono 240 giorni e si è costretti sempre lavorare per non perdere il cliente. La banca non anticipa pi lc sconto sulle fatture, perché ritiene che non siano solventi, o almeno attendibili e puntuali, nemmeno sugli otto mesi. Il comune diSiacusa nonha pi soldi per ripianare debiti della Sogeas. Abbiamo fatto il decrto ingiuntivo chc è passato senza opposizione perché i debiti sono chiari».
PESSIMI PAGATORI   IL ritardo più alto spetta alla Regione Lazio, in Sicilia si registrano anche due anni di attesa per avere il saldo (FONTE:ILSOLE24ORE)

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