Associazione Fornitori Ospedalieri Regione Puglia

INTERVENTO DI DI GIOIA SU RENDICONTO E ASSESTAMENTO E PRIMA VARIAZIONE BILANCIO

Leo Di Gioia - Assessore Bilancio - Regione Puglia
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LEO DI GIOIA – ASSESSORE BILANCIO – REGIONE PUGLIA 

 Intervento di Di Gioia su Rendiconto e Assestamento e prima variazione Bilancio  
“Un bilancio che non nasce da esigenze ragionieristiche, ma dalla necessità politica di mettere in atto un’operazione di realtà, di ragionare cioè con un documento quanto più veritiero e trasparente possibile”.
Così l’assessore al Bilancio Leonardo Di Gioia ha definito la manovra finanziaria oggi in discussione in aula di Consiglio, sottolinenando una novità essenziale: il giudizio di parificazione da parte della Corte dei Conti. Replicando alle osservazioni dei consiglieri, Di Gioia ha poi chiarito le ragioni che hanno portato ad attuare tagli rispetto al Bilancio di previsione: “I limiti imposti dal patto di stabilità sono per noi oggi una sorta di dogma imprescindibile, che ci ha portato, con questa prima variazione, a prendere un bilancio costruito in sede di previsione e a calarlo nell’attuale quadro normativo, non scegliendo di tagliare dei capitoli a nostra disposizione, ma rendendo reali le politiche che quei capitoli rappresentano e allineando il bilancio al patto. Quello che viene definito ragionieristico, ha in sé il primo vero fattore di innovazione e cioè che si tratta di un bilancio reale, un bilancio che può raccontare quello che si riuscirà a fare”.
“Dopo aver preso atto che il bilancio eccedeva i limiti del patto, si è tentato di riallinearlo, cercando di capire dove intervenire. Tra l’alternativa di vedere quelle somme non impegnabili e la possibilità, invece, di alimentare risorse per il sistema sanitario portandole fuori dal patto, e di garantire al sistema dei trasporti la possibilità di onorare i contratti in essere, abbiamo preferito dotare di risorse due settori importanti, come la sanità e i trasporti, per far fronte a delle esigenze”.
 
Successivamente Di Gioia è entrato nel merito delle questioni sollevate , a partire dall’avanzo di Bilancio: “La Corte dei conti ha riconosciuto che l’utilizzo dell’avanzo presunto è stato fatto nel rispetto delle sentenze della Corte costituzionale, la quota vincolata è stata tenuta fuori da applicazioni diverse e comunque non ha contribuito a modificare l’equilibrio del nostro bilancio”. Per quanto riguarda la tassazione regionale, l’assessore ha ribadito che “prima di parlare di tasse, c’è l’obbligo di mettere in sicurezza il sistema sanitario e di cogliere la virtuosità dell’impiego che viene fatto di queste tasse, dal momento che stanzia con il bilancio autonomo più di 70 milioni di euro per la sanità, si impegna ed assume mutui per circa 170-180 milioni di euro e si appresta a stanziare ulteriori risorse”.
 
“Sulla questione dei titoli derivati, abbiamo incamerato, a fronte della rinegoziazione del bond, 14 milioni di euro, di cui 5 sono appostati in bilancio per rispondere alla sollecitazione che ci viene dalla Corte dei conti in tema di clausola cosiddetta digitale. Siamo nelle condizioni di garantire un monitoraggio trimestrale dell’andamento, abbiamo negoziato che nel fondo che costituisce la garanzia dell’obbligazione ci siano solo titoli di Stato italiani, mentre prima in teoria potevano esserci anche i cosiddetti titoli tossici”.
 
“Per quello che riguarda il patrimonio immobiliare della Regione, stiamo inserendo nella nostra contabilizzazione il demanio ferroviario, e stiamo procedendo a regolarizzare tutte le questioni relative ai fondi agricoli ex Ersap. Contemporaneamente, abbiamo attivato le dismissioni di quei beni che la Giunta ha ritenuto non strategici ai fini dei compiti istituzionali, e stiamo portando avanti un sistema di monitoraggio dei canoni di locazione di cui beneficiano per quegli immobili che hanno trovato una destinazione al reddito,  garantendo un’entrata che viene posta a regime di circa 1,2/1,3 miliardi di euro”.
 
“Sulle società partecipate e controllate, la maggior parte delle quali hanno la capacità di auto-sostenersi, la Corte dei conti pone un problema sull’indebitamento, derivante da anticipazioni che la Regione ha fatto a queste società. Questo indebitamento è commisurato alla quantità di risorse europee che affluiranno sui singoli interventi ai quali partecipano le società, o è collegato a delle situazioni fisiologiche di funzionamento che ovviamente attengono anche ai normali rapporti tra coloro i quali detengono controllore e controllato”.

 

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