Associazione Fornitori Ospedalieri Regione Puglia

In commissione sanità la realizzazione del Registro italiano di artoprotesi

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Le audizioni in III commissione
Incentivare la realizzazione del Registro italiano di artoprotesi e la eventuale istituzione del profilo professionale di autista soccorritore di ambulanza. Su questi due temi hanno avuto luogo le audizioni nella seduta odierna della III commissione consiliare, presieduta da Giuseppe Romano.
Sul primo punto è stato audito il presidente della Nuova Ascoti (Associazione sindacale ortopedici traumatologi italiani) nonchè ex senatore e assessore alla Sanità della Regione Puglia Michele Soccomanno, che ha ricordato come la Puglia sia stata la prima regione in Italia a istituire nel 2000 il registro di artoprotesi, d’intesa con l’Osservatorio epidemiologico, che raccoglie oggi il 97 % dei dati, consentendo la tracciabilità e la trasparenza delle protesi impiantate, elemento fondamentale sia dal punto di vista della tutela della salute che ecomomico.
Il registro, infatti, consente di valutare la performance dei dispositivi impiantati, rintracciando rapidamente i pazienti nel caso di complicazioni. E’ necessario, tuttavia, uniformare le procedure a livello regionale tramite un regolamento e, considerata la mobilità sanitaria, rendere obbligatorio il registro in tutte le regioni italiane.
La commissione ha condiviso questa impostazione e la porrà come atto di indirizzo alla Giunta regionale in sede di riesame del Piano di riordino ospedaliero, dopo il ritiro del relativo provvedimento approvato dall’esecutivo precedente in sede di prorogatio. Inoltre farà voti all’assessore al ramo perché la questione venga posta in sede di Conferenza Stato Regioni per assicurare l’interfaccia indispensabile per arrivare a raccogliere nei registri il 100% dei casi trattati in tutta Italia.
Analogo orientamento anche per il secondo punto sul quale sono stati auditi i rappresentanti del Co.E.S (Associazione conducenti emergenza sanitaria).
Gli autisti delle ambulanze del 118 spesso forniscono supporto ai soccorritori. Nel caso di infortuni l’Inail non riconosce loro assistenza; se si rifiutano rischiano la denuncia penale. Si pone l’esigenza di rivedere il profilo.
La III commissione si riserva un approfondimento anche nell’ambito della rivisitazione del Piano di emergenza urgenza. I rappresentanti del Co.E.S hanno fatto presente che il ministero (anche alla luce di alcune sentenze della Corte di Cassazione) sta per riproporre alla Conferenza Stato Regioni la proposta di individuazione del profilo professionale di autista soccorritore e chiedono di sensibilizzare il presidente della Giunta regionale per un’approvazione sollecita dello stesso nell’ambito della Conferenza Stato Regioni.

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