Associazione Fornitori Ospedalieri Regione Puglia

IL DOCUMENTO DI POLITICA SANITARIA DEL CENTRODESTRA

Ignazio Zullo - Capogruppo Forza Italia - Regione Puglia
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IGNAZIO ZULLO – CAPOGRUPPO PDL – REGIONE PUGLIA

 Il documento di politica sanitaria del Centrodestra 
Il testo integrale del documento di politica sanitaria definito dai gruppi PDL, PPDT, I Pugliesi ed illustrato nel corso della odierna conferenza stampa.
 
Il superamento del Piano di Rientro ormai in atto, impone un diverso modo di interpretare i rappori tra la Regione e i vari attori della sanità fondando sull’ascolto, sul dialogo e sulla condivisione di percorsi e di obbittivi scevri da atteggiamenti di rigidità, di arroganza, di saccenza e di supponenza.

Abbiamo in questi mesi colto le grida di dolore che si sollevavano da più parti e che hanno riguardato gli Enti Ecclesiastici, fiore all’occhiello della sanità pugliese, ormai ridotti sul lastrico, le diverse fibrillazioni nella riabilitazione della disabilità, l’insoddisfazione dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta, l’arretramento di politiche di prevenzione e di promozione della salute, il mancato potenziamento della medicina territoriale e dei distretti che si riflette negativamente sulle liste di attesa, sul filtro all’ospedalizzazione, sull’attivazione dell’Assistenza Domiciliare e dei centri di cura intermedia, sulle politiche di integrazione socio-sanitaria dei Piani di Zona.

Abbiamo registrato negli anni un progressivo decadimento dell’efficienza e della qualità dei servizi e delle prestazioni nel pubblico, con forte demotivazioni di operatori degratificati e mortificati nei processi meritocratici nonostante assoggettati a stress lavorativi, in condizioni di Igiene e Sicurezza del lavoro al limite dell’accettabile, associato ad un’attenzione rigidamente ferrea del risparmio con forte riduzione dei Livelli Essenziali di Assistenza e ad un’altissima conflittualità con operatori e fornitori, foriera di pendenze che possono tradursi in debiti fuori bilancio nei giudicati giurisdizionali.

Il D.I.E.F. è uno strumento importante e fondamentale per assicurare al sistema indirizzi, obbiettivi e risorse che orientino in modo appropriato le tre macro-aree nelle quali si assicura il benessere della popolazione, la prevenzione intesa come primaria (evitare la malattia), secondaria (diagnosi precoce della malattia) e terziaria (riabilitazione degli esiti della malattia), la medicina territoriale distrettuale incentrata sulla medicina generale e la pediatria di libera scelta, sull’integrazione socio-sanitaria e sui setting assistenziali alternativi al ricovero ospedaliero. Infine l’assistenza ospedaliera, che va riqualificata sul piano dell’eccellenza delle dotazioni in termini di risorse umane, strutturali e tecno-strumentali e raccordata funzionalmente alla medicina distrettuale.

Pur riconoscendo l’esclusiva competenza della Giunta, ci proponiamo come parte attiva e partecipativa nella formazione del D.I.E.F. 2013 attraverso una fase di ascolto dei vari attori del sistema sanità dalla quale si possa sintetizzare una proposizione che orienti il sistema a:

1. Potenziare la promozione ddella salute, la prevenzione e la riabilitazione in campo medico e nell’assistenza psicologica

2. Potenziare l’attività dei Consultori ai fini della formazione della genitorialità responsabile e della prevenzione delle IVG

3. Valorizzare il ruolo chiave della medicina generale e della pediatria di libera scelta

4. Definire i percorsi di attivazione dei Centri di cura intermedia ( RSA, Hospice per malati terminali, centri di riabilitazione pr la disabilità e per le dipendenze patologiche)

5. Attivare diffusamente l’Assistenza Domiciliare Integrata per le persone non autosufficienti

6. Rafforzare le politiche di intgrazione socio-sanitaria nei Piani di Zona mirando a creare reti di assistenza per le fragilità

7. Adeguare il budget alle reali capacità erogative e produttive degli erogatori di prestazioni

8. Qualificare l’assistenza ospedaliera attraverso l’innovazione professionale, tecnologica e strumentale e mediante il progressivo traferimento nel ciclo diurno-ambulatoriale delle cure e il potenziamento delle procedure di pre-ospedalizzazione e di dimissione protetta in raccordo funzionale con la medicina territoriale

9. Qualificare l’assistenza farmaceutica nell’appropriatezza, nell’economicità, nell’efficacia e nel controllo della spesa

10. Qualificare l’azione amministrativa nelle Aziende Sanitarie nell’assunzione delle responsabilità ai vari livelli penalizzando quei comportamenti omissivi, elusivi e dilatori che ingenerano conflitti e turbolenze nel sistema (un buon sì o un buon no sono sempre più utili di aspettative e di promesse vane)

 

Non vogliamo peccare di presuntuoso autoreferenzialismo e perciò abbiamo deciso di avviare una fase di ascolto, snella e flessibile, che interesserà i vari attori del sistema scusandoci fin d’ora se, inavvertitamente, potremo trascurare qualcuno.

Inizieremo in data 14 maggio alle ore 10.30 con il Miulli per proseguire il 16 maggio alle 9,00 con l’AIOP, il 17 maggio alle 10.30 con l’E.E. Cardinale Panico di Tricase, il 21 Maggio alle 9.30 con Casa Sollievo della Sofferenza.

Sono in corso contatti per incontrare le rappresentanze dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta, la Società Italiana di Igiene e Prevenzione, le rappresentanze dei fornitori ospedalieri, il management delle Aziende Sanitarie Locali e Ospedaliere e degli I.R.C.C.S., gli attori che a diverso titolo assicurano l’assistenza farmaceeutica e le organizzazioni di audit civico.

Siamo pronti in ogni caso ad aprire le porte dell’ascolto ad altri interlocutori che dovessero chiederlo.
 

 

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