Il codice antimafia diventa legge Richiamo di Mattarella al governo

Nuovo Codice antimafia. Il Quirinale segnala un’incongruenza nel testo: se da un lato le misure di prevenzione proprie dei reati legati alla mafia sono state estese a numerosi reati contro la Pa, dall’altro si è ‘dimenticato’ di fare la stessa cosa per i delitti con finalità di terrorismo, per i reati informatici, per la corruzione fra privati e l’indebito utilizzo di carte di credito.

Per questo motivo, insieme alla promulgazione delle norme, il Capo dello Stato ha chiesto al premier Gentiloni di intervenire in tempi brevi per rimediare alla svista. Svista che secondo il Colle genera un testo in contraddizione con quanto già vigente nel nostro codice di procedura penale, ma lo rende anche contrario agli obblighi comunitari, ovvero alle prescrizioni sul congelamento dei beni e la confisca dettate da Bruxelles. Il presidente Mattarella ha chiesto inoltre al Governo di monitorare attentamente gli effetti applicativi della disciplina.