Associazione Fornitori Ospedalieri Regione Puglia

FONDO IMPRESA DONNA: firmato il decreto interministeriale che rende operativa la misura di agevolazione

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Il Ministro Giancarlo Giorgetti ha firmato il decreto interministeriale che rende operativo il Fondo Impresa Donna che mira a rafforzare gli investimenti e i servizi a sostegno dell’imprenditorialità femminile.

L’obiettivo della misura è quello di incentivare la partecipazione delle donne al mondo delle imprese, supportando le loro competenze e creatività per l’avvio di nuove attività imprenditoriali e la realizzazione di progetti innovativi, attraverso contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati.

Il Fondo Impresa Donna è istituito con un finanziamento iniziale di 40 milioni di euro, ai quali si aggiungeranno le risorse PNRR, 400 milioni, destinate all’imprenditoria femminile. Il progetto costituisce un intervento cardine inserito tra le linee di intervento del Ministero dello sviluppo economico nel Piano nazionale di Ripresa e Resilienza nell’ambito della missione “Inclusione e coesione”.

In base alle anticipazioni di stampa, la bozza del decreto si svilupperebbe su tre assi.

I primi due, nascita e consolidamento delle imprese femminili, avrebbero a disposizione 32,5 milioni; mentre il terzo, dedicato diffusione della cultura imprenditoriale e formazione, dovrebbe poter contare su 6,2 milioni. A questi si aggiungerebbero anche 1,3 milioni destinati alla gestione della misura affidata a Invitalia.

Con l’attuazione della misura a sostegno dell’imprenditoria femminile, il Ministero raggiunge un altro obiettivo del PNRR nei tempi stabiliti dal cronoprogramma, come già avvenuto per i bandi IPCEI sui progetti strategici altamente tecnologici nei settori delle batterie e dei semiconduttori, mentre è già stata avviata la riforma della proprietà industriale.

Ad oggi, però, il Fondo non è operativo in quanto manca ancora il provvedimento che fissa il via per le domande, da presentare sul sito di Invitalia.

 

In cosa consiste questo nuovo strumento:

Gli aiuti previsti dal Fondo Impresa Donna comprendono sia contributi a fondo perduto che finanziamenti agevolati.

Sono previsti aiuti sia per la nascita dell’impresa che per il consolidamento di quelle esistenti.

Nel primo caso (nuove imprese) sono previsti contributi a fondo perduto fino a un massimo di 100mila euro di spese, per coprire l’80% fino a 50mila euro.

In caso di donne disoccupate la copertura prevista sale al 90%. Se il progetto prevede spese oltre il limite dei 100mila euro e fino ai 250mila euro, la copertura scende al 50%.

Per il consolidamento delle imprese invece sono previsti i seguenti contributi:

  1. per le imprese costituite da meno di un anno e massimo tre: il 50% come fondo perduto ed il restante 50% come finanziamento agevolato con durata di 8 anni a tasso zero, fino all’80% delle spese ammissibili;
  2. per le imprese con più di tre anni di attività:
    • contributi a fondo perduto per le spese di capitale circolante;
    • finanziamento agevolato per le spese di investimento;
    • voucher fino a 5mila euro per impresa per servizi di assistenza tecnica e di gestione dell’impresa. Di questi, 3mila euro sono per i servizi Invitalia.

Gli incentivi del Fondo Impresa Donna sono cumulabili con altri aiuti di Stato.

Per i nuovi aiuti di Stato collegati al PNRR vedasi anche articolo pubblicato da Money.it:  Nuovi aiuti di Stato alle imprese approvati da UE: importi e requisiti

 

A chi spettano gli aiuti del Fondo Impresa Donna:

Gli aiuti del Fondo Impresa Donna possono essere richiesti da quattro categorie di beneficiari:

  1. cooperative e società di persone con ameno il 60% di donne socie;
  2. società di capitale con quote e componenti di cda per almeno due terzi di donne;
  3. imprese individuali la cui titolare è una donna;
  4. lavoratrici autonome.

I settori per i quali si può presentare domanda sono industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, dei servizi, del commercio e del turismo.

Le imprese costituite da meno di un anno, o le persone fisiche che intendono avviare l’attività, possono presentare domanda se:

  • hanno sede legale e/o operativa in Italia;
  • una volta presentata domanda e ottenuto esito positivo, hanno 60 giorni di tempo dalla comunicazione per documentare l’avvenuta costituzione.

 

Da quando si può fare domanda:

Le istruzioni per fare domanda per gli aiuti, così come le tempistiche e le scadenze, verranno indicate in un futuro decreto del MISE.

Le domande, in ogni caso, vanno presentate online attraverso la piattaforma di Invitalia.

Verranno presi in considerazione i progetti da realizzare entro 2 anni e con un budget ammissibile entro i 250mila euro per le nuove imprese.

Le spese ammissibili per le imprese già esistenti invece sono più alte, e ammontano ad un massimale di 400mila euro.

Rimaniamo a disposizione laddove voleste ulteriori chiarimenti Rosanna Lacapra e Roberto Piccolo.

Cordiali saluti

 

 

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