Associazione Fornitori Ospedalieri Regione Puglia

Exprivia esporta in Cina il «modello» Puglia

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(IlSole24Ore) – Telemedicina e mobilità intelligente nei piani cinesi di Exprivia, il gruppo di IT quotato in borsa italiana (segmento Star) dal 2007. Il gruppo punta a replicare in Cina lo stesso sistema informativo sanitario applicato nella regione Puglia, chiamato “Edotto” (diagnostica per immagini su scala regionale e sistemi informativi sanitari territoriali) ed inserito nel catalogo nazionale dei programmi riutilizzabili dell’agenzia per l’Italia Digitale.

Per questo Exprivia (ricavi consolidati 2015 a 144,8 milioni di euro, 1.800 occupati tra Molfetta, nel barese, ed altre 6 in Italia e all’estero, comprese Pechino, Shanghai e Suzhou) sta sviluppando progetti di cooperazione con il ministero della Salute del governo cinese che -come è emerso dal rapporto annuale “Cina 2016” presentato a Bari dal centro studi per l’Impresa della fondazione Italia Cina (Cesif) in un seminario organizzato da regione Puglia-Arti e cdc italo-orientale – ha individuato proprio nella tecnologia informatica sanitaria uno dei settori di investimento più consistente.

L’efficienza del servizio sanitario cinese è infatti una priorità tra aumento della classe media,che chiede più prestazioni erogate da strutture private, ed inurbamento, fino al 2020, di altri 100 milioni di cinesi. Insieme all’informatica quel governo ha pure programmato la progettazione, nei prossimi 5 anni, di strutture ospedaliere con “opportunità senza precedenti -si legge ancora nei report del Cesif – per le imprese italiane”. Exprivia – che dal 2014 ha in Cina una società dedicata con risorse specialistiche locali affiancate da professionisti italiani – punta pure, ha spiegato Mario Ferrario (Operazioni Internazionali),al business delle tecnologie delle smart cities e per la mobilità intelligente esportandovi la piattaforma IT chiamata “Bari Digitale’.

Le opportunità per le imprese pugliesi sono tante e si chiamano, come ha detto Cesare Romiti, presidente della fondazione Italia-Cina, “turismo (con 900.000 turisti attesi in Italia quest’anno), agroalimentare, sanità e ambiente, settori nei quali la Puglia ha grandi potenzialità e può emergere sul piano degli scambi”.Contribuendo così a migliorare le performance dell’export italiano che, nel 2015, è stato negativo (oltre 2,4 miliardi di dollari Usa in meno rispetto al 2014) e concentrando di più verso l’Asia centrale e orientale, quello pugliese, oggi fermo al 9,3% del totale. Grazie soprattutto all’agrolimentare, “settore in cui-ha detto Xiaofeng Xu,consigliere economico dell’ambasciata cinese a Roma – “possiamo collaborare con la Puglia”.

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