EMERGENZA OCCUPAZIONALE NELLA SANITA’ PRIVATA
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L’allarme, ormai, è esteso a tutta la Puglia ma è soprattutto nella Asl di Bari che si concentra l’emergenza occupazione nel settore della riabilitazione privata. Dall’Istituto S. Agostino di Noicattaro (33 lavoratori a rischio su 105) all’Aurea Salus e Elia Domus di Bari, le due società del gruppo Caccuri che gestiscono i centri «Riabilia » e «Frangi» (150 cassintegrazioni su 540 addetti) fino alle 80 cig in deroga per il gruppo Villa Maria (Medicol), la revisione dei rimborsi per le spese extra-tetto sostenute nel 2010 – e le limitazioni poste dalla Regione al fondo per le prestazioni richieste dalla Asl – rischia di far saltare per aria il sistema privato. |
Il negoziato, condotto con l’assessorato alla Salute di Tommaso Fiore, non ha sinora attenuato le fibrillazioni dei sindacati, che temono la perdita di circa 600 posti di lavoro nel solo Barese. E così la Fp-Cgil regionale sollecita il mantenimento «degli attuali standard dei servizi offerti» con l’avvio di un «organismo permanente di monitoraggio sui livelli occupazionali» nella sanità, mentre l’Usppi scende oggi in piazza «davanti al rischio di un taglio di 536 posti di lavoro per i dipendenti delle società baresi».
Dal canto suo, l’Ugl ricorda che la delibera 1694 emanata dalla Regione lo scorso 27 luglio avrebbe «ammesso il mancato adeguamento delle tariffe, pari al 18%» nei confronti di una struttura accreditata che era ricorsa dinanzi al Tar, principio che il sindacato chiede ora di applicare a tutti i centri in difficoltà. Nel muro contro muro ingaggiato con la Regione – con l’Asl barese impegnata a rivedere tutta la partita dei rimborsi ai privati onde arginare gli effetti sulla riabilitazione – è intervenuta l’assessore al Lavoro Elena Gentile, convocando un tavolo con tutte le sigle sindacali firmatarie di contratti per venerdì prossimo e promettendo misure di «accompagnamento ai lavoratori », parallele al tavolo tecnico condotto da Fiore.
«Lo scorso 14 giugno – spiega – abbiamo raggiunto un’intesa col governo per estendere gli ammortizzatori sociali in deroga nel settore dei servizi», onde arginare rischi occupazionali nel settore. «Mi auguro che le manifestazioni di protesta rientrino – dice – il governo regionale è pronto a fare la sua parte».
Plaude per la tempestività dell’intervento dell’assessore il capogruppo Sel Michele Losappio, che aveva lanciato l’allarme per il centro di Noicattaro (oltre ai «tagli», ci sarebbero 45 pazienti a rischio dimissioni) e che ora sollecita la Regione a non fare marcia indietro di fronte alle «disinvolte iniziative imprenditoriali» dei gruppi sanitari che, minacciando i lavoratori, chiedono «l’allargamento della bolla dei fondi regionali» mentre è in corso una manovra di rientro.
Il consigliere regionale Pdl Ignazio Zullo, invece, punta l’indice contro Vendola: «Strumentalizza a fini politici i precari: mette a disposizione 20 milioni di euro per i precari della scuola ma non aumenta i tetti di spesa per i Centri di riabilitazione che avviano i licenziamenti».
GDM: BEPI MARTELLOTTA
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