DEBITI ASL A QUOTA 50 MILIARDI DI EURO
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Ha toccato quota 47 miliardi, quasi la metà dei fondi destinati ogni anno alla tutela della salute pubblica, l’indebitamento di Asl e ospedali nel 2008. Ma nel 2009 è destinato a sfondare nuovamente il muro dei 50 miliardi. Con una voce che più di tutte preme sulle casse in sofferenza delle aziende sanitarie: il debito verso i fornitori, che con 30,7 miliardi vale il 65% del totale. E con una classifica che vede al top dell’esposizione Lazio e Campania, strozzate da 8,9 e 6,8 miliardi di debiti: in queste due regioni ogni cittadino è in rosso per 1.589 e 1.178 euro, con una media nazionale comunque ragguardevole che vale 796 euro a testa per ogni italiano. |
L’analisi della Corte dei conti è impietosa. L’indebitamento degli enti Ssn – ricostruito dallo stato patrimoniale delle aziende sanitarie – è distinto in tre maxi categorie: i debiti verso i fornitori (30,7 miliardi nel 2008), i mutui (1,46 miliardi), altre tipologie di indebitamento che vanno dai debiti verso gli enti tesorieri a eventuali operazioni finanziarie per debiti verso i fornitori (14,99 miliardi). Nel 2008, nonostante tutto, il risultato è stato migliore per 8 miliardi dopo il balzo record a quota 55 miliardi del 2007. Ma attenzione, avverte la Corte dei conti: è stato solo un fuoco di paglia, perché nel 2009 l’indebitamento è destinato a crescere come dimostrano i primi dati disponibili. Nelle regioni a statuto speciale si segnalano già incrementi del debito fino al 17,5% e fra quelle a statuto ordinario si avvertono aumenti spesso in doppia cifra e decrementi solo in Basilicata, Marche e Lombardia. In Campania l’indebitamento sarebbe schizzato all’insù ancora di 1 miliardo. La quota 50 miliardi di debiti, insomma, sarà sfondata.
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