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CREDITO, GIUSTIZIA E FISCO: IN ITALIA È SEMPRE PIÙ DIFFICILE FARE IMPRESA

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Evento aforp17L’Italia migliora nel ranking Doing business 2015 della Banca mondiale che misura la capacità di avviare l’attività d’impresa, ma scivola al 56esimo posto su 189 superata, rispetto allo scorso anno, da Panama, Barein, Ungheria e Turchia. Il nostro Paese ottiene un punteggio di 68,48 (su 100) dal 68,14 del rapporto 2014.

Al primo posto figura Singapore con 88,27. L’Italia è in coda non solo agli altri grandi Paesi industriali del G-7, ma figura anche fra gli ultimi dell’Eurozona a testimonianza del fatto che necessitano sempre più le riforme strutturali per facilitare lo svolgimento dell’attività d’impresa e favorire la crescita.
Il miglioramento più significativo registrato in Italia riguarda l’avvio di un’impresa, dove l’eliminazione del capitale minimo per la srl ha facilitato la costituzione delle imprese.

Altri settori dove la regolamentazione italiana è valutata positivamente sono il commercio internazionale, la registrazione della proprietà e le procedure d’insolvenza.

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