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Covid. Mattarella: “La lotta al virus richiederà a tutti noi ancora serietà, sacrifici, unità”

Sergio Matterella - Presidente Repubblica
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11 dicembre – Così il presidente della Repubblica in occasione della XI edizione della cerimonia di conferimento del Premio Nazionale per l’Innovazione “Premio dei Premi” 2020. “Oggi la nostra responsabilità è duplice: difendere al meglio persone e comunità e, nel contempo, preparare una nuova stagione di sviluppo; una stagione finalmente sostenibile sul piano ambientale, sociale, economico, e quindi più equa”
“La lotta al virus richiederà a tutti noi ancora serietà, sacrifici, unità; ma anche grazie alle risorse morali e materiali che siamo riusciti a mobilitare possiamo e dobbiamo guardare al dopo, cominciare a costruirlo”. È quanto ha detto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in videoconferenza, in occasione della XI edizione della cerimonia di conferimento del Premio Nazionale per l’Innovazione “Premio dei Premi” 2020

“Oggi – prosegue – la nostra responsabilità è duplice: difendere al meglio persone e comunità e, nel contempo, preparare una nuova stagione di sviluppo; una stagione finalmente sostenibile sul piano ambientale, sociale, economico, e quindi più equa. Non dobbiamo arrenderci ai danni che la pandemia può arrecare alla nostra struttura sociale, e che si aggiungono a quelli di stagioni non felici, che hanno visto il prevalere delle logiche finanziarie sull’economia reale. È una responsabilità che interpella anche quanti sono oggi qui convenuti. Imprese piccole e grandi, università e centri di ricerca, uffici della Pubblica Amministrazione. Siamo di fronte a un crocevia inedito”.

“Il dopo-pandemia – ricorda Mattarella – può essere un ponte verso una società più giusta e inclusiva, oppure può restituirci una comunità con disparità di vari squilibri irrisolti. Molto dipenderà da quanto e da come investiremo in ricerca e innovazione, da come sapremo sostenerle e indirizzarle, da quanto saremo capaci di condividerne i risultati”.

“l Next Generation EU e il Recovery Fund – conclude – offrono grandi opportunità che non possiamo disperdere, così come non possiamo accettare che i reflussi nazionalistici fuori tempo ne rallentino o intralcino il cammino. L’Europa rilanci il proprio ruolo: promuovere lo sviluppo e la pace a livello internazionale in base ai valori della sua civiltà espressi nel suo modello sociale, nei principi di libertà che ispirano i suoi ordinamenti”.

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