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Corruzione globale, la stretta non basta

Raffaele Cantone - Presidente Autorità Nazionale Anticorruzione
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Nonostante le attività di contrasto siano state intensificate, l’incidenza della corruzione e del malaffare continua ad essere elevata. Oltre 11 miliardi di dollari in sanzioni, infatti, non sono stati sufficienti per determinare una svolta a livello internazionale.

 

Il 38% dei dirigenti di 55 Paesi ritiene che la corruzione sia largamente diffusa nel mondo del business e che l’illegalità nei mercati emergenti rappresenti il doppio di quelli sviluppati.

 

E’ quanto emerge dalla 15a edizione del ‘Global fraud survey’ condotto da Ernst & Young su un campione di 2.550 topo manager di grandi società. In Paesi come Messico, Kenya, Perù e Nigeria le risposte positive alla domanda: ‘La corruzione è ampiamente diffusa nel mondo degli affari del vostro Paese?’ superano il 70%.

 

Al primo posto tra i Paesi più colpiti nel 2018 si colloca il Brasile. Quanto all’Italia, con un 68% di risposte affermative, si colloca all’11° posto tra i Paesi più colpiti. La classifica continua con diversi paesi dell’Est Europa e dell’Estremo Oriente. Il podio dell’etica nell’impresa e negli affari è conquistato dalla Germania. Seguono Svizzera e Svezia.

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