Corruzione, giro di vite sulle pene
Corruzione, giro di vite sulle pene
Il Senato ha dato il primo via libera alle misure che prevedono un aumento generalizzato delle sanzioni per i principali reati contro la Pa. La stretta colpisce anche l’associazione mafiosa e il falso in bilancio. I provvedimenti sono accompagnate anche da incentivi per chi rompe il legame tra corrotto e corruttore e per favorire la restituzione dei proventi illeciti.
Nel merito il ddl prevede per la corruzione propria una forchetta 6-10 anni; per la corruzione in atti giudiziari 6-12 anni nell’ipotesi base. Per l’associazione mafiosa si arriva a 26 anni di carcere; per chi fa parte di un’associazione mafiosa la reclusione va da 10 a 15 anni (ora 7-12); da 12 a 18 (ora 9-14) per i ‘dirigenti’ dell’associazione mafiosa; se l’associazione è armata da 12 a 20 anni. Prevista anche la sospensione dall’esercizio per i professionisti condannati e l’allungamento dell’interdizione ai contratti con la Pa per i fornitori. Irrigidite le misure pecuniarie.
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