Associazione Fornitori Ospedalieri Regione Puglia

Conversano. Conca incontra operatori dell’ospedale ‘Jaia’

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“Ascoltato proposte per migliorare la sanità da chi tutti i giorni è in prima linea”.

 

“La sanità in Puglia vale l’84% del bilancio regionale, all’incirca 7,3 miliardi di euro annui, ovvero 36 miliardi in un’intera legislatura. L’assessore alla sanità dovrebbe essere a pieno servizio e visitare tutti i giorni ospedali e presidi territoriali per capirne i problemi e quali siano le possibili soluzioni.

Purtroppo nella nostra regione l’assessore alla sanità è a mezzo, se non a un terzo del servizio con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti”. Lo dichiara il consigliere regionale del M5S Mario Conca, che questa mattina ha incontrato il personale dell’ospedale Jaia di Conversano e il direttore del distretto che comprende anche Monopoli e Polignano, il dottor Antonio Milano.

“Si tratta dell’unico presidio di terzo livello della Asl di Bari – continua Conca – in cui opera personale qualificato, che purtroppo si sente abbandonato. Operatori che vorrebbero lavorare di più ma non vengono messi nelle condizioni di farlo a causa di strutture sottoutilizzate che, invece potrebbero rispondere al fabbisogno di salute e contribuire a smaltire le lunghe liste d’attesa. Mancano specialisti, infermieri, OSS e apparecchiature.

Ho avuto il piacere di parlare con professionisti che fanno numeri importanti e hanno da suggerire idee per una migliore presa in carico e una razionalizzazione della spesa, come ad esempio quella di scindere la chirurgia vascolare dalla flebologia che un tempo era una specialità.

Ho ascoltato criticità e proposte che si possono comprendere solo confrontandosi con chi è tutti i giorni in prima linea. Emiliano, meglio noto come ‘Edward mani di forbice’, passa solo per tagliare nastri mentre dovrebbe sapere, invece, che è stando sul campo di battaglia che si raccolgono e proposte per migliorare la sanità.

Dovrebbe sapere che solo parlando con medici e infermieri può rendersi conto di come si comportano i dirigenti da lui nominati e pagati da tutti i cittadini: se siano attenti nella gestione, meritocratici nelle nomine e operativi nelle scelte.

L’assessore dovrebbe sapere che la materia sanitaria è assai complessa e che per capirla dovrebbe girare e, soprattutto, ascoltare gli operatori in trincea. Forse lo sa, peccato abbia sempre da fare. Poverino…o poveri noi”.

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