Associazione Fornitori Ospedalieri Regione Puglia

Contratto Dirigenza medica e sanitaria. Arriva la doppia carriera (gestionale e professionale) e aumenti di stipendio di oltre 200 euro al mese. 

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Sono queste le prime proposte concrete esposte la scorsa settimana dall’Aran in un incontro con i sindacati della dirigenza medica e sanitaria del Ssn. Sulle risorse sembra esserci l’accordo anche se sarà necessario modificare l’Atto d’indirizzo con il rischio di dilatare ulteriormente i tempi. Per la “doppia carriera” si propone di affiancare agli attuali incarichi di direttore di strutture semplici e complesse nuove posizioni che riconoscano diversi livelli professionali per chi non ha incarichi gestionali

Doppia tipologia di carriera (gestionale o professionale) e aumenti di stipendio da oltre 200 euro lordi al mese oltre agli arretrati del triennio 2016-2018. Sono questi i cardini della proposta fatta ai sindacati da Aran e Regioni sul contratto 2016-2018 della Dirigenza medica e sanitaria che dopo i tira e molla estenuanti degli ultimi anni sembra finalmente vedere uno spiraglio di luce. Per quanto riguarda le risorse sembra esserci l’accordo con i sindacati anche se sarà necessaria una modifica dell’Atto d’indirizzo che potrebbe richiedere qualche mese tra i vari passaggi burocratici.

Nell’attesa che la situazione si dipani la proposta di Aran e Regioni introduce la novità della doppia carriera con due tipologie di incarichi:

Incarichi gestionali:
– direttore struttura complessa
– responsabile di struttura semplice a valenza dipartimentale o distrettuale
– responsabile di struttura semplice – articolazione di struttura complessa

In questo contesto gli incarichi di direttore di presidio ospedaliero sono equiparati a quello di direttore di struttura complessa. Mentre il direttore di distretto sanitario sono equiparati, ai fini della retribuzione al direttore di struttura complessa o di struttura semplice in base alla scelta dell’Azienda sanitaria.

base all’effettiva anzianità in azienda e attraverso la valutazione del Collegio tecnico.

Tra le proposte poi anche quella di accorpamento degli attuali fondi contrattuali tra dirigenza medica, sanitaria non medica e professioni sanitarie in un unico fondo.

Le risorse. Le Regioni mettono sul piatto circa 550 mln di euro per il triennio 2016-2018 e 458 milioni di euro a regime dal 2019 per un totale di oltre 1 mld di euro. Sul punto c’è stata una grande trattativa tra Regioni e sindacati tra cui sembra essersi trovato un accordo.

Il che tradotto vorrebbe dire che un professionista vedrebbe un aumento di stipendio di circa 200-250 euro lordi al mese a regime dal 2019 cui andranno aggiunti gli arretrati del triennio 2016-2018.

Luciano Fassari

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