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Consiglio regionale: Bilancio 2018, la relazione di Amati su provvedimenti finanziari

Fabiano Amati - Presidente Commissione Bilancio - Regione Puglia
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Il presidente della I Commissione, Fabiano Amati ha illustrato all’Assemblea i contenuti dei documenti finanziari all’ordine del giorno della seduta del Consiglio regionale: il Documento di economia e finanza regionale, le disposizioni per la formazione del bilancio e il Bilancio di previsione della Regione Puglia per l’esercizio finanziario 2018 e pluriennale 2018-2020.

Il DEFR, documento di economia e finanza regionale previsto dalla legge 39 del 2011 e presentato alle Camere entro il 10 aprile di ogni anno, è lo strumento della programmazione economico-finanziaria e indica la strategia economica della finanza pubblica nel medio termine.

Come si legge nella relazione di accompagnamento, la Regione Puglia continua a perseguire “una gestione finanziaria sempre più orientata verso l’utilizzo efficiente ed efficace delle risorse disponibili che nel corso degli ultimi anni sono andate sempre più riducendosi per effetto dei tagli al fine di garantire gli equilibri di finanza pubblica. Per la regione Puglia tali norme si sono tradotte in minori risorse nel 2017 per circa 800 milioni di euro e nel 2018 per circa 970 milioni di euro a legislazione vigente.

Ciò nonostante, nessun aumento della pressione fiscale regionale è stato disposto ed è stata salvaguardata la spesa comunitaria”.

II DEFR specifica le linee programmatiche dell’azione di governo regionale per il periodo compreso nel bilancio pluriennale di previsione, necessarie per il conseguimento degli obiettivi di sviluppo della Regione e in particolare: le politiche da adottare; gli obiettivi della manovra di bilancio, tenendo conto dei vincoli finanziari derivanti dal rispetto degli obiettivi di finanza pubblica; il quadro finanziario unitario di tutte le risorse disponibili per il perseguimento degli obiettivi della programmazione unitaria, esplicitandone gli strumenti attuativi per il periodo di riferimento; gli indirizzi agli enti strumentali ed alle società controllate e partecipate. Il documento definisce le linee strategiche della programmazione economico finanziaria, che andranno a caratterizzare le azioni amministrative che saranno intraprese e portate a termine dalle strutture regionali.

 

Per quanto riguarda invece il Bilancio di previsione della Regione Puglia per l’esercizio finanziario 2018 e pluriennale 2018-2020, Amati ha comunicato il parere del Collegio dei revisori dei conti della Regione Puglia si è espresso positivamente sulla manovra finanziaria.
Il disegno di legge è composto dal Titolo 1 (norme di bilancio), contenente 17 articoli. Allo stesso sono annessi lo stato di previsione dell’entrata, lo stato di previsione della spesa per l’anno 2018 ed il bilancio pluriennale della Regione Puglia per il triennio 2018-2020.

Lo stato di previsione delle entrate per il 2018 della Regione Puglia è di euro 16.585.272.933,19 in termini di competenza e in termini di cassa è di euro25.676.022.323,41. Il bilancio pluriennale della Regione Puglia per il triennio 2018-2020 in termini di competenza per l’anno finanziario 2019 è di euro 15.681.934.843,8 e in termini di competenza per l’anno finanziario 2020 è di euro 13.747.201.833,29.

Il risultato di amministrazione presunto dell’esercizio finanziario 2017 è determinato in euro 3.618.526.910,41 ed è così composto: c’è una parte accantonata, che ammonta ad 1.181.693.142,94, e una parte vincolata, che ammonta ad euro 2.847.833.444,67.

Nell’ambito della programmazione finanziaria 2017-2019 si devono inoltre considerare gli effetti della legge n. 56/2014 recante le “Disposizioni sulle Città metropolitane, sulle Province, sulle unioni e fusioni di Comuni in relazione all’esercizio delle funzioni non fondamentali delle Province e delle Città metropolitane”. Tali funzioni sono state riallocate, ma le Regioni non hanno ancora beneficiato della sentenza della Corte costituzionale n. 205/2016, che prevede che i risparmi delle Province e delle Città metropolitane riversati allo Stato siano successivamente riassegnati agli enti subentranti nell’esercizio delle stesse funzioni non fondamentali. Il Governo centrale non ha ancora dato attuazione alla sentenza citata dalla Corte costituzionale.
Nel complesso il disegno di legge si compone di due Titoli, due Capi e 65 articoli.

Il Titolo I contiene “Disposizioni di carattere contabile contiene indicazioni di carattere contabile” dalle quali si evincono le disposizioni finanziarie in ordine alla spesa di carattere pluriennale e al cofinanziamento regionale dei Programmi comunitari.

Il Titolo II riguarda invece “Norme settoriali di rilievo finanziario diverse” è composto da due Capi. Il Capo 1 contiene 61 articoli. Nel Capo secondo, invece, sono contenute le disposizioni finali relative alla copertura della spesa previste dal Titolo I e dal Titolo II per l’esercizio finanziario 2018 e pluriennale 2018-2020.
Il presidente Amati ha inoltre annunciato la presentazione di un maxiemendamento che recepisce tutti i debiti fuori bilancio e che se approvato costituirebbe un terso capo aggiuntivo.

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