Associazione Fornitori Ospedalieri Regione Puglia

CERTIFICATI ON LINE, BRUNETTA: NEI PRIMI QUATTRO MESI SPEDITI 148MILA DOCUMENTI

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 I medici sono avvertiti. Dopo la pausa agostana resteranno solo le prime due settimane di settembre per adeguarsi alla norma che impone l’invio online all’Inps dei certificati di malattia. A metà del prossimo mese terminerà la fase di collaudo (si veda anche Il Sole 24 Ore di ieri) e il sistema di certificazione online sarà del tutto operativo. «Chi non avrà ottemperato alla legge subirà le sanzioni previste» ha annunciato ieri il ministro della Pubblica amministrazione e l’Innovazione, Renato Brunetta, dopo aver rivelato di aver chiamato tutti i presidenti delle regioni per sollecitare la distribuzione alle Asl dei pin che dovranno poi essere assegnati ai singoli medici.
«Mi hanno dato tutti ampie rassicurazioni – ha detto –. Oggi siamo a un terzo di pin già distribuiti e operativi. Con il presidente dell’Inps, Antonio Mastrapasqua, e con la Sogei (la società che ha fornito il software di riferimento, ndr) abbiamo verificato ogni singolo passaggio. Da lunedì prossimo sarà totalmente operativo il call center per tutti quei medici che non potranno usare la certificazione online. I cittadini, lavoratori pubblici e privati, circa 17 milioni di persone, da metà settembre non dovranno più inviare raccomandate, non ci saranno più costi». Brunetta ha spiegato che, a regime, il sistema dei certificati medici per malattia online determinerà un risparmio «di almeno 500 milioni l’anno. Tutto questo sarà possibile nonostante tante resistenze, a partire dal sindacato medici della Cgil». L’esempio da seguire, ha aggiunto il ministro, è quello della certificazione online per l’invalidità «che funziona benissimo, con 60mila medici che hanno il pin e inviano all’Inps la documentazione».

Il sistema, vale ricordarlo, consente al medico di inviare il certificato di malattia compilando una semplice pagina web oppure utilizzando i software gestionali più diffusi. Sul totale di 67.727 medici di famiglia, il 35% è già abilitato al servizio. A questi va aggiunto il 25% degli altri medici del Ssn (circa 125mila). Al servizio invece non è ancora abilitato alcun medico privato. Il totale dei certificati spediti per via telematica nei primi 4 mesi di attivazione è stato pari a 148.272 unità. Domenico Iscaro, presidente Anaao-Assomed, ha espresso forti dubbi che il sistema possa andare a regime a settembre. E fino a quando non lo sarà, ha aggiunto Giacomo Milillo, segretario della Federazione dei medici di medicina generale (Fimmg) le sanzioni devono essere sospese.

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