Associazione Fornitori Ospedalieri Regione Puglia

Borraccino: “Si alla stabilizzazione del personale del 118, NO all’Agenzia unica voluta dal Governo regionale”

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Nota del consigliere regionale di Sinistra Italiana/Liberi E Uguali, Mino Borraccino.
“Stabilizzazione del personale si, carrozzone dell’agenzia unica no!
Se da un lato appare urgente e non più procrastinabile affrontare con determinazione il nodo della internalizzazione e stabilizzazione di tutto il personale precario che opera attraverso associazioni di volontariato o cooperative che gestiscono, in regime di convenzione, il servizio di 118 a livello territoriale, d’altro canto non è affatto condivisibile l’ipotesi di accorpare le cinque centrali operative tutt’ora esistenti, con il rischio concreto di creare solo confusione e disservizi. A questo si aggiunga anche la chiusura dei Punti di Primo Intervento che determinerà un aggravio importante e difficilmente gestibile per tutta la rete di emergenza-urgenza.

Desta quindi grande preoccupazione l’ipotesi di riforma del servizio 118 che il Governo regionale, guidato da Michele Emiliano, si appresta a varare e che rischia di mandare definitivamente al collasso la Sanità in Puglia.

In particolare appare del tutto inutile e dispendiosa la costituzione di una nuova Agenzia unica, l’ennesimo carrozzone voluto da questo Governo regionale.

Per tale ragione noi di Sinistra Italiana/Liberi e Uguali ribadiamo la necessità di tenere ben distinta la questione relativa al processo di stabilizzazione del personale precario (sanitario e ausiliario) che opera nell’ambito del 118, dalla costituzione di un’unica Agenzia che consideriamo un’imperdonabile errore.
Così come ribadiamo la necessità di dotare la Sanità regionale di un assessore che governi a tempo pieno un settore così delicato per tutta la Puglia e per i suoi cittadini, e che non può essere amministrato, nei ritagli di tempo, dal Presidente Emiliano perché questa scelta ha determinato le gravi inefficienze in ambito sanitario che sono ormai sotto gli occhi di tutti.

Per questo chiediamo alla Regione Puglia di ascoltare anche il grido di allarme lanciato nei giorni scorsi, su questo argomento, dalle organizzazioni dei medici e dalle organizzazioni sindacali, e di soprassedere rispetto alla scelta di riformare in questo modo il 118, perché l’effetto di questa scelta non potrà che essere estremamente negativo rispetto ad un servizio che, in Puglia, funziona bene e che ci viene riconosciuto in tutt’Italia”.

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