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Bilancio: intervento del Presidente della Regione Michele Emiliano

Michele Emiliano - Governatore Regione Puglia
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Michele Emiliano - Governatore Regione Puglia
Michele Emiliano – Governatore Regione Puglia

“Il risultato politico di questo bilancio – ha detto il presidente Emiliano intervenendo oggi in Aula – è una orgogliosa, ma mite e composta rivolta nei confronti di chi sta cercando di raccontare la storia della Costituzione della Repubblica, e in particolare del regionalismo, come se quest’ultimo fosse una cosa superflua, costosa e incapace di governare questo Paese.
Questa nostra offensiva mira a rilanciare un modello di sviluppo del Paese basato sull’intesa e non sulla decisione di pochi.
Un processo politico targato con la parola “Puglia”.
Stiamo infatti cercando di dialogare su tutto ciò che facciamo, di rendere facile l’accesso agli atti, di fornire risposte tempestive alle richieste delle opposizioni”.
Per Emiliano il DEFR – documento economico-finanziario della Regione – poteva essere “un’occasione bellissima, ma perduta dalla minoranza” di far comprendere alla maggioranza la sua idea del bilancio regionale.
In disaccordo con l’atteggiamento delle opposizioni tenuto nella giornata di ieri “che ha proposto emendamenti anche per le parti descrittive del DEFR e comunque non emendabili”, il presidente ha sottolineato di essere restato in consiglio dalla mattina alla sera, ma senza entrare in aula.
“Questo bilancio è stato fatto con grande cura, esaminando ogni voce nel dettaglio” ha aggiunto il presidente “Vorrei oggi tentare di ripristinare un clima in aula che l’interpretazione di qualche articolo di stampa rischia di compromettere.
Non pensate – ha detto rivolgendosi ai consiglieri di minoranza – che prendersi a cazzotti equivalga a fare una buona opposizione.
La buona opposizione non è quella che urla, ma quella che ti suggerisce cose talmente giuste da non poter fare a meno di accoglierle, quella che entra nel merito delle questioni”.
E tornando a guardare al ruolo della Puglia nello scenario nazionale ha ribadito: “siamo una strana anomalia pugliese: una regione che non si piega, ma che al massimo è disposta a farsi convincere se ci sono delle valide argomentazioni”.
“Vi ascolto con grandissima attenzione – ha proseguito nel suo intervento in assemblea – e quello spirito di curiosità, passione, approfondimento che connota la maggioranza può esistere anche con la minoranza.
Uno spirito che in questi giorni è mancato e che spero, anche grazie alla legge sulla partecipazione che approveremo a breve, si possa ritrovare.
Quella legge sarà utile per poter cominciare a parlare del prossimo bilancio da subito secondo un percorso partecipato”.
“La battaglia vera è quella sui fondi nazionali da ripartire, a cominciare dalla sanità, dove le regioni del nord ragionano in funzione dei loro interessi.
Siamo in grado di chiedere insieme alle nostre rispettive forze politiche di ripartire equamente tra nord e sud il fondo sanitario?
Siamo capaci oggi di proseguire il dibattito rivolgendo lo sguardo ai veri interessi delle nostre comunità?
Siamo in grado qui di superare i limiti angusti delle nostre liste ed entrare nel più grande orizzonte della nostra identità, visto che i cittadini hanno nei consiglieri regionali e nei sindaci i loro rappresentanti?
Se avremo la forza di andare sino in fondo incontro a questo destino, che è inevitabilmente pugliese, potremo rappresentare un modo diverso di concepire questo Paese.
L’esercizio delle nostre funzioni pubbliche rimane una cosa bellissima e che ha un valore non formale, ma sostanziale.
Quello che serve è un approfondimento della strategia comune che consenta alla Puglia di farsi rispettare e che spinga il resto del Paese al superamento della questione meridionale, che è la causa della difficoltà dell’Italia intera di stare al passo con gli altri Paesi europei”./

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