Associazione Fornitori Ospedalieri Regione Puglia

BILANCIO DI PREVISIONE 2014 IN I COMMISSIONE

Leo Di Gioia - Assessore Bilancio - Regione Puglia
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LEONARDO DI GIOIA – ASSESSORE BILANCIO – REGIONE PUGLIA 

 Bilancio di previsione 2014 in I commissione  

Gli emendamenti al disegno di legge sul bilancio di previsione 2013 possono essere presentati in I commissione consiliare entro le ore 10 di lunedì 16 dicembre. A seguire gli stessi emendamenti saranno esaminati dalle strutture legislativa e ragioneristica  regionali al fine di verificarne l’ammissibilità e la copertura finanziaria.  Alle 13 la I commissione, presieduta da Giuseppe Lonigro (Sel),   si riunira’ per entrare nel merito dell’articolato e degli emendamenti e licenziare il ddl (unitamente all’altro con le relative disposizioni anche con riferimento al bilancio pluriennale 2014-2016).
La discussione, quindi, hanno fatto rilevare Giovanni De Leonardis, Maurizio Friolo (Ncd) e Saverio Congedo (Pdl) è risultata un po’ monca, parlando  di “argomenti oggetti di dibattito negli ultimi giorni che non trovano riscontro documentale”.

“Talune parti sono state lasciate volutamente in sospeso – ha detto l’assessore al Bilancio Leo Di Gioia – per consentire al consiglio di valutare in maniera più ampia ed articolata le varie situazioni”.  E’ il caso ad esempio dei Consorzi di bonifica per i quali si prefigurerebbe  un contributo che passerebbe dai 20 milioni dell’anno corrente ai 16,8 del 2014.  L’assessore ha tenuto a sottolineare la metodologia  di lavoro messa in atto nelle stesura dei due ddl che ha visto la partecipazione di tutti i soggetti istituzionali interessati e ha  ricordato che in sede di stesura del bilancio 2013 sono state ridotte le addizionali, sia pure in maniera  non percepibile  per il singolo cittadino, che hanno comportato comunque un minore introito per le casse della Regione di circa 60 milioni.

E ha ricordato che la Regione sta facendo fronte anche agli oneri che derivano dagli splafonamenti delle spesa delle vecchie USL a far data dal 1995. Il tutto a fronte delle riduzione della quota del Fondo sanitario  attribuita alla Puglia, che si è affrettata a coprire con fondi propri per non avere problemi con il superamento del  Piano di rientro e poter procedere allo sblocco del turn over del personale.  Considerevoli risparmi sono previsti, inoltre,  dalla centralizzazione degli acquisti delle aziende sanitarie su cui si sta lavorando.

Per  il capogruppo di FI, Ignazio Zullo,  occorre uno sforzo maggiore per migliorare il controllo sulla spesa sanitaria, considerando, per esempio, che dal blocco del turn over che ancora oggi contraddistingue la sanità pugliese, sarebbero dovuti emergere notevoli risparmi a fronte dei 60 milioni di disavanzo registrato per l’anno corrente nel SSR.  Così come anche sulla tassazione sarebbe stato opportuno dare un segnale ai cittadini, trovando il modo di alleggerirla.

In precedenza erano stato audite le organizzazioni sindacali, le associazioni di categoria, le Università, l’Upi e l’Anci. Giudizio sostanzialmente positivo delle OO.SS. che hanno chiesto uno sforzo maggiore sulla riduzione dei costi (un apprezzamento per la contrazione di 2 milioni per le spese del Consiglio regionale), con riferimento anche alle agenzie e aziende partecipate (che andrebbero in parte accorpate) e con l’utilizzo delle risorse liberate a favore delle fasce sociali più deboli, sull’occupazione e sulla competitività delle imprese e sull’ambiente, con particolare riferimento alla necessità di dotarsi di un piano contro il dissesto idrogeologico.

L’Upi ha chiesto di prendere in considerazione la possibilità di introdurre un elemento di differenzazione dei comuni rispetto al pagamento dell’eco tassa dall’1 gennaio prossimo. Premesso che la Regione non  ha promosso la costruzione di impianti di compostaggio, per i comuni  che hanno raggiunto alte percentuali di raccolta differenziata e che non hanno potuto conferire negli impianti per la mancanza di quest’ultimi, la eco tassa non va applicata a differenza, invece, di quelli che non si sono attivati per nulla, o lo hanno fatto in misura modesta,  che vanno sanzionati.

 

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