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Bianchi (regioni): Italia sistema dinamico, con un export fondato su innovazione e tecnologia

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“L’Italia delle 100 città è in realtà un luogo che si è dimostrato straordinariamente dinamico”, lo ha affermato nel corso del suo intervento Patrizio Bianchi (assessore alle politiche europee allo sviluppo, scuola, formazione professionale, Università e lavoro dell’Emilia-Romagna), delegato dal presidente Stefano Bonaccini a rappresentare la Conferenza delle Regioni al convegno (promosso dai ministeri degli Affari Esteri, dell’Economia e delle finanze, dello Sviluppo economico e dalla stessa Conferenza delle Regioni e delle Province autonome) che si è tenuto oggi alla Farnesina, dedicato al tema “investire in Italia: quadro normativo ed istituzionale per gli investimenti esteri”.

“Un dinamismo – ha proseguito Bianchi – testimoniato da un export che solo 15 anni fa era costituito per due terzi da abbigliamento e cibo e un terzo da macchine, e che oggi è invece una realtà in settori trainanti che sono per due terzi le tecnologie e per un terzo fashion e food. E’ la riprova che le imprese e i territori italiani hanno saputo riposizionarsi al vertice della catena del valore mondiale.

Un risultato possibile perché – ha spiegato l’Assessore dell’Emilia-Romagna – nelle nostre economie territoriali confluiscono non solo grandi imprese ma anche gli sforzi di grandi reti di subfornitura di qualità, delle scuole, quindi anche delle grandi scuole tecniche e professionali, e delle Università che sono oggi parte integrante delle grandi reti mondiali della ricerca”.

Uno sforzo del sistema Paese rispetto al quale Bianchi ha poi voluto portare due esempi. “Il primo è rappresentato dall’attività che stiamo portando avanti con il MIUR per concentrare e collegare tutti i grandi impianti di big data, i cosiddetti supercomputer. Un progetto che porterà l’Italia ad avere la maggiore concentrazione di calcolo in Europa Un’infrastruttura necessaria per lo sviluppo dell’intero Paese e fondamentale per attrarre le imprese internazionali che vogliano localizzarsi in un paese dinamico e produttore di innovazione.

Il secondo esempio è l’accordo raggiunto in Emilia-Romagna con le Università della Regione (Bologna, Modena, Ferrara e Parma) insieme con le imprese del settore automotive (Ferrari, Maserati, Alfa Romeo, Lamborghini, Ducati, Dallara, Marelli e Toro Rosso) per l’attivazione di un corso di laurea internazionale in ingegneria delle supercar e delle motosport. Credo che questo sia davvero un esempio – ha concluso Bianchi – che dimostra le grandi capacità tecnologiche e dello stile che possono essere valorizzate per promuovere investimenti nel nostro Paese”.

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