Associazione Fornitori Ospedalieri Regione Puglia

ANTONIO MANIGLIO: “LA NOMINA DEI NUOVI MANAGER ASL UNA SCELTA NATURALE”

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 “Il collega Palese, non sapendo che pesci pigliare, continua a sciabolare in aria”. A dirlo è Antonio Maniglio, consigliere regionale del Partito Democratico. “La nomina dei manager delle asl, all’inizio di una legislatura – afferma – dovrebbe diventare una prassi consolidata per consentire a chi vince le elezioni di imprimere il suo segno nella gestione della sanità”.
“A maggior ragione – spiega – è una scelta naturale, qui in Puglia, dopo l’approvazione, un mese prima delle elezioni, della legge regionale 4 del 25 febbraio 2010”.
“Gli articoli 24 e 25 di tale legge, infatti – chiarisce – prevedono nuove procedure per consentire al governo regionale di scegliere sulla base del merito e delle competenze, affidando a un organo indipendente, la commissione di esperti, il compito di stilare la lista dei manager idonei. Non solo. Gli stessi dovranno partecipare a un corso di formazione, superando la relativa prova d’esame, organizzato dall’organismo regionale per la formazione in collaborazione con l’agenzia nazionale per la sanità e il sistema universitario”.

“Solo a quel punto, sentiti i sindaci e lo stesso Consiglio regionale si proceda alla nomina da parte della giunta”, sottolinea Antonio Maniglio. “Siamo di fronte a una inversione netta nel rapporto tra politica e sanità  – prosegue – l’innovazione c’è ed è radicale. Ma essa sta nella legge e nei meccanismi di merito che introduce”.
“E a me – afferma – piace ricordare che l’impalcatura di queste norme sono riprese da una proposta di legge del Pd che fu recepita dall’assessore Fiore, in materia di nomina di manager e dirigenti medici, primo firmatario il collega Pino Romano”.
“Se oggi si procede, come sta facendo il presidente Vendola – dice – ad applicare una legge del Consiglio mi pare, nonostante la bolla mediatica di questi giorni, che siamo nella normale ed ordinaria attività di governo. A meno che qualcuno non pensi che le leggi servono solo a mantenere in vita il Bollettino ufficiale della Regione”.
“L’altro tema in campo, quello degli aumenti di questi giorni dei manager – osserva  – è il frutto delle decisioni della giunta regionale che, in data 15 gennaio, approvando il disegno di legge ‘omnibus’ sulla sanità, inserì l’art. 29, poi diventato art. 26 nella legge regionale 4/2010, con il quale si stabilivano i nuovi trattamenti economici per i manager della sanità”.
Per Maniglio: “Il collega Losappio poteva, pertanto, manifestare i suoi dubbi sull’articolo proposto da Fiore già in giunta o, al massimo, in Consiglio regionale quando la norma fu votata a larghissima maggioranza. Se ciò non è stato fatto, e questo vale per tutti i consiglieri che hanno esternato sulla materia c’è una sola strada percorribile: si sopprime l’art. 26 della l.r. 4/2010 presentando una leggina ‘ad hoc’”.
“Ma questo festival della demagogia innestato da Palese, e non solo, non porta da nessuna parte – ammonisce l’esponente PD – e soprattutto rischia di non far vedere i veri problemi della sanità che in Puglia, oggi come ieri, si chiamano diritto dei cittadino ad essere curato bene e in tempi certi, potenziamento della medicina territoriale, riorganizzazione ospedaliera”.
“Ecco perché – conclude Maniglio – è urgente che, ad inizio di legislatura, si mettano in campo meno annunci e meno polemiche ma iniziative, atti e leggi che rispondano al bisogno di cambiamento che percorre la sanità pugliese”.

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