ZULLO, CENTRALIZZAZIONE DEGLI ACQUISTI RAPPRESENTA RISCHIO SULLA VIA DI PERICOLOSI MONOPOLI

IGNAZIO ZULLO – CAPOGRUPPO FORZA ITALIA – REGIONE PUGLIA 

 Sanità Brindisi, Zullo: “la presenza di Vendola in grave ritardo”

Una nota del presidente del Gruppo Pdl-FI Ignazio Zullo.
“La Sanità brindisina e con essa la collettività pugliese avrebbe gradito una presenza costante di Vendola, non certo fisica in un tour pre-elettorale in vista delle elezioni europee, nel governo delle dinamiche e nelle attività di quella ASL ,perché quel quadro di malcostume al quale rimanda con le sue roboanti dichiarazioni ad effetto, si perpetuavano da anni ad opera di una dirigenza mai verificata o, se verificata, verificata chissà in base a quali criteri e ad opera di un’azienda che assume commesse di lavoro da anni in tutta la Puglia ed Enti dipendenti dalla Regione.
Non basta elogiare reparti di grandissima avanguardia per sopire il disgusto dei cittadini chiamati da anni ad un surplus di tassazione per coprire i disavanzi della Sanità!


Vendola ha il dovere di rendere conto dei rapporti tra Enti dipendenti dalla Regione e quell’azienda coinvolta in quello che Vendola identifica con il malaffare, verificando la correttezza delle procedure di gara e di effettuazione dei servizi unitamente alla congruità dei prezzi praticati.
In particolare, Vendola verifichi se, attraverso procedure di pre-qualificazione molto selettive come ad esempio il volume di fatturato, di fatto era impedita la partecipazione alle gare di più aziende per lasciare campo libero al cartello di una o due aziende che in Puglia si spartiscono il mercato a danno della competitività e delle tasche dei cittadini costretti ad impinguare con le tasse il Fondo Sanitario depauperato dal malaffare.


Anche la propagandata logica che lo porta nella direzione della ‘centrale unica di acquisto’ non apporterà benefici se Vendola, anziché governare ed onorare il mandato elettorale ottenuto dai pugliesi, continuerà ad operare in funzione del proprio carrierismo politico poiché il problema del malaffare si sposterà dalla periferia al centro con i cittadini comunque costretti a pagarne le conseguenze.
Le vicende della centrale unica Consip mandata in onda nella trasmissione Report potrebbe insegnare qualcosa e qualcosa potremmo apprenderla dalla vicenda dei lavoratori LSU della scuola.
Abbiamo il dovere di sostenere i più deboli non i potenti, e Report ha messo in evidenza come la fame di gestione delle gare porta a centralizzare per averne il diretto controllo politico di gare che presupponendo servizi di notevole importo o la fornitura per grandi quantitativi, prevedono procedure di pre-qualificazione molto restrittive per cui alla gara unica si presenta un solo concorrente a discapito della competitività e scoraggiando incredibilmente il risparmio.
E chi si presenta alle gare uniche? Quelle imprese che pur di fare fatturato, requisito utile per partecipare, ammazzano le piccole e medie imprese con la complicità della politica che predilige andare a braccetto con il potente.


Le conseguenze, alle quali il Vendola presunto difensore dei deboli non pensa, sono disastrose non solo per l’economia locale, perché destinando il mercato di beni e servizi a poche imprese, si ucciderebbe la concorrenza e si favorirebbe la grande impresa anche straniera, che arriverebbe in Puglia con esiti dominanti tanto da generare oggettivi rischi sulla via di pericolosi monopoli e di azzeramenti della rete delle imprese del territorio regionale, con conseguenti perdite di fiscalità e occupazione.


Occupazione che diventa la leva per pietire davanti alla politica pur di ottenere un’assunzione e che costringe tanti bravi e onesti politici a immedesimarsi nelle condizioni di vita di un giovane desideroso di lavorare al punto da fare una telefonata intercettata che campeggia sui mass-media.
Il problema Brindisi nasce dall’assenza di Vendola nel Governo della Regione e nella sua frenesia di formare partiti, partitini, fabbriche per partecipare a primarie, secondarie, regionali, politiche ed oggi europee. Dal tour di ieri, non mi sembra che Vendola ne abbia preso coscienza!”.