Turni medici, Zullo: “Nella puglia vendoliana doveva intervenire l’Europa per tutelare i lavoratori?”

Dichiarazione del presidente del gruppo Oltre con Fitto, Ignazio Zullo.

 

“In una Puglia dove veniva promessa la sanità migliore dal governo regionale più di sinistra del Paese, era necessario che intervenisse una direttiva europea a stabilire che i lavoratori, ma soprattutto i medici, non fossero sottoposti a turni massacranti? Non doveva, forse, essere insito in un programma di governo, per altro sostenuto fortemente dai sindacati, che in modo particolare gli operatori sanitari fossero sottoposti a turni di lavoro sostenibili e quindi a una maggiore tutela lavorativa, proprio per il particolare compito che svolgono?
E, invece, negli ultimi dieci anni a causa di un piano di rientro attuato per il grave buco della Sanità e per lo sforamento del Patto di stabilità, abbiamo assistito e continuiamo ad assistere negli ospedali a massacranti giornate lavorative per la carenza di personale a tutti i livelli.
Senza che le associazioni di categoria, per la verità, protestassero più di tanto con l’allora governatore Vendola, colpevole di una gestione sciagurata e incapace della Sanità pugliese.

 

Ora dal prossimo 26 novembre tutto questo non dovrà più avvenire perché ce lo chiede l’Europa. E allora chiedo all’assessore alla Sanità, nonché presidente Emiliano, come pensa di fronteggiare le emergenze che sicuramente si creeranno a causa dei turni scoperti?”